nun ce se po' alonta' un attimo che capezzone te fa lo sgambetto collombrello!
ascolta, sulle tamerici salmastre ed arse,
mi sa tanto che cadono le stesse gocce di pensiero libberale, ma mi sa altrettanto che, se pur d'accordo, famo finta de nun capisse.
mi spiace spezzare l'incantesimo del linguaggio figurato che pur tanto ha dato alla lettura sacra e profana di quèsto sécolo come di tutti ll'altri, ma credo che, onde evitare palleggiamenti perpetui di ragioni giusti o maldestre, sia necessario cambiare registro.
semo tutti d'accordo che nessuno di dovrebbe permettere di imporre agli altri i propri consigli o le proprie proibizioni - si badi bene che imporre i propri consigli e diverso dal mero consigliare - ma l'ombrello, almeno nel mio caso, non erano le leggi, ma il derogare all'ortodossia libertaria e mèttersi tutti insieme per fare, da compagni di lotta, un pézzo di strada comune, quèllo, per l'appunto, del cercare di rendere visibili i torti e i soprusi subiti via imposizione legislativa da alcuni, torti che vanno contro il "bene" di tutti, che sarebbe in ultima analisi la libertà . . .
mai parlato di salvezza, come si dice alle volte nel leggere gli altri ci si scopre un po' autobiografici ;), ma sicuramente parlato di cosa giusta, infatti, mai cercherei di istruire un percorso se non fossi consapevole e convinto della giustezza delle mie raggioni
o no'