in effetti, rientrerebbe in pieno nel discorso di cui sopra. Non il D'Annunzio della "Pioggia del pineto", ma magari del "Martirio di san Sebastiano", o dei ricordi di un legionario a Fiume...
P.S.: A scanso di equivoci, i moralisti cui mi riferivo citando Penna, non sono, ovviamente, gli ottimi Capezzone e Perduca (in ordine alfabetico), ma Fini e, semmai, a suo modo, in quanto "schematico", l'Arcigay.