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Conferenza Rivoluzione liberale
Candali Adriano - 25 settembre 1999
Sono passato sulla Tiburtina

dove da mesi c'e' un presidio di persone che stanno per ssere licenziate da non so quale fabbrica;

e ho pensato a voi; al vostro referendum; alla vostra morale;

cosa vi fa agire in questo modo?

Perche' portare avanti una battaglia che, una volta vinta, consentirebbe di distruggere la vita a migliaia di persone, di mandare in rovina milioni di famiglie?

Ho riflettuto;

e' chiaro che chi conduce una battaglia di questo genere non ha questi problemi; e' altresi' chiaro che non ha una morale o un etica che gli impedisca di comportarsi in questo modo;

allora ?!

ed e' anche chiaro che della tutela di tutti, compresi i piu' deboli, gli stupidi, gli inetti, cosi' come dei meno tutelati non gliene importa un accidente;

in sociologia questo e' chiamato istinto di sopraffazione; in politica, si sa, e' tollerato tutto finche' puo' portare soldi in alcuni conti in banca;

ma rimane istinto di sopraffazione, lo stesso che muove le dittature o il canaro della Magliana;

visto che ritengo l'elettore medio radicale, comunque capace di intendere e di volere, devo dedurne che la volonta' persecutoria sia intenzionale;

allora?!

e' normale questo attacco ai lavoratori? Alla liberta' dell'individuo? Alla serenita' delle famiglie oneste ? Alla giustizia ? All'uguaglianza ? Ai deboli ?

naturalmente no;

ma l'ottimismo e' sempre duro a morire ed ancora nel cuore abbiamo il barlume di speranza del ripensamento, dell'autocritica, dell'esame di coscienza; la speranza di un ottica diversa, rivolta a tutti, ai meno tutelati, e magari una maggiore giustizia verso chi ha accumulato gia' grosse fortune grazie al lavoro di altri e un ripensamento anche da parte loro; del resto questo autogol radicale e' il peggiore della loro lunga e sinuosa storia;

non tutto e' perduto.

 
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