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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Mauro - 25 settembre 1999
RASSEGNA STAMPA

"Bonino" l'articolo del Carlino un po' meno quello del Corriere Adriatico (la giornalista presente è stata assunta per altri meriti non certo per la sua capacità di scrittura, buon per lei, ha 23 anni, male per noi).

La RAI ha fatto un buon servizio di 2 minuti e mezzo (come sempre dobbiamo ammettere dalle nostre parti, "Je stamo simpatici"). Stavolta anche TV centro Marche ha dato spazio alla nostra conferenza stampa.

Da "IL RESTO DEL CARLINO" - ANCONA - PAG 2 - SABATO 25 SETTEMBRE 1999

"Referendum, La Lista Bonino"

"SONO STATE RACCOLTE PIU' DI 25.000 FIRME"

" <>. Usano toni entusiastici i due coordinatori regionali, Mauro Paolinelli e Stefano Mazzocchi, nel corso della presentazione di ieri dei risultati ottenuti nelle Marche per la raccolta delle firme per i referendum 'liberali e liberisti' presentati dalla lista Bonino. Ed in effetti nelle Marche in poco meno di 80 giorni sono state raccolte oltre 25 mila firme, 23 mila ai tavoli sparsi in tutte le quattro provincie (14 mila solo nell'anconetano) e poco più di 2.500 nei Comuni. Una differenza enorme rispetto al '95 quando furono raccolte 10 mila firme. Dati che portano le Marche ad essere una delle prime regioni in Italia, se non la prima, come numero di firme raccolte rispetto al numero degli abitanti. < per le riforme volute dagli italiani. Per ottenere questo risultato si sono mobilitati tutti i simpatizzanti, ma un ringraziamento va anche ad Alleanza Nazionale e a tutti i consiglieri comunali e provinciali che hanno permesso l'autentica delle firme ai tavoli>>.

Paolinelli e Mazzocchi, non hanno risparmiato alcune frecciate <>. Piu' duri i toni verso i sindacati <> e per alcune forze della sinistra (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) <>. Infine un accenno alle prossime elezioni regionali: <>". (Alfredo Quarta)

Da "CORRIERE ADRIATICO" - PAG. 2 REGIONE - sabato 25 settembre 1999

"Soddisfatti i promotori marchigiani della lista Bonino"

"REFERENDUM, LA RACCOLTA VA OLTRE LE 25.000 FIRME" di Erika Barbacelli

"Grazie alla speranza e alla fiducia che hanno avuto gli elettori italiani nella lista di Emma Bonino, si e' giunti a risultati molto positivi nei referendum. E siamo anche diventati il quarto partito d'Italia (quarto nelle Marche e secondo nel centro nord)".

C'e' grande soddisfazione tra i promotori regionali dei referendum della lista Bonino. "In queste ore, in ogni regione stanno comunicando i dati referendari - ha detto alla presentazione dei risultati Mauro Paolinelli, coordinatore regionale - che sono stati straordinari. Questa lista e' l'unica espressione di speranza a cui si puo' rifare il nostro paese. E proprio grazie a questo che ha avuto esiti cosi' positivi. I referendum sono l'unica via possibile per le riforme degli italiani".

E dai cittadini e' arrivata una buona risposta, viste le tante firme che hanno riempito i tavoli posti nelle tante piazze marchigiane per la campagna referendaria. Il totale dei firmatari ai tavoli nella regione sono stati: 22.973. Quelli ai comuni 2.639. Per un totale di 25.612 sottoscrittori.

Questi i dati del primo quesito. Il totale invece, delle firme per i venti referendum sono di 512.240. Ancona e' risultata la provincia in cui si e' firmato di piu' ai tavoli (13.917); ma quella in cui si e' firmato meno ai comuni (599). Mettendo a confronto i dati del 1995 con quelli attuali si nota una netta differenza di firmatari: 9.992 nel '95 contro, appunto, i 22.973 di oggi. Circa il 130% in piu'. Le differenze si notano in dettaglio anche con i dati delle singole province. Ancona riporta una differenza del 142% in piu', Ascoli Piceno dell'85%, Macerata del 110% e Pesaro del 144%. Davvero un forte incremento che ha gratificato la lista Bonino. Ma in questa moltitudine di risultati soddisfacenti, nei novanta giorni di campagna referendaria non sono mancati anche vicende negative. "Vorrei denunciare - dice Stefano Mazzocchi, anche lui coordinatore generale della lista Bonino - che da parte dei vertici di alcune forze politiche che si professano e sostengono idee liberali, c'e' stata una certa indiffere

nza. Vorrei anche sottolineare che siamo riusciti a portare i sindacalisti e i dibattiti nelle strade e per noi questo e' importante. Ma vorrei anche evidenziare che ci sono stati episodi di minacce e insulti contro i nostri tavoli e la compagnia referendaria". "Le persone contrarie - aggiunge Paolo Sacco - in passato contestavano aprendo un dialogo con noi, si discutevano pareri diversi e magari anche opposti. Oggi non ci sono confronti dialettici, forse per i tanti dubbi che i cittadini hanno riguardo le proprie scelte politiche"."

P.S.: incredibile ma vero (giuro che hanno scritto e sanno scrivere in questo modo). Viva l'ordine dei giornalisti!

 
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