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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 29 settembre 1999
CONFERENZA STAMPA BONINO/CAPPATO/PANNELLA: AGENZIE DI STAMPA

TORTORA: PANNELLA A COSTANZO, MASCALZONE, COLPISCI SUA MEMORIA

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 12.56

ROMA, 29 SETTEMBRE - ''Diciamo a Costanzo: sei un mascalzone perche' da vigliacco continui a colpire Tortora, la sua memoria''. Marco Pannella ha attaccato il direttore di Canale 5 perche' nella trasmissione di questa sera, il Costanzo

Show, incentrata sul caso Tortora, non e' stato invitato nessun esponente radicale, il partito del quale il presentatore Tv fu presidente, e deputato europeo e che gli consenti' di uscire 'vincitore e non vittima'' dalla vicenda giudiziaria.

''Il fatto che Costanzo abbia invitato tutti tranne i radicali e' l'estrema offesa, la prosecuzione del linciaggio di Tortora'', ha detto Pannella nel corso di una conferenza stampa indetta per fornire alla stampa tutti i numeri sui referendum (firme e elaborazioni dei dati).

Pannella ha accusato Costanzo di voler fare ancora di Tortora una vittima mentre ''e' stato un vincitore, una mancata vittima''. ''Voglio difendere la verita', la vita, la memoria di un presidente del partito radicale, di un deputato europeo del

Pr, di un uomo che e' stato scarcerato perche' la giustizia assassina e' stata costretta a scarcerarlo dal momento che era stato eletto deputato radicale''. Pannella ha ricordato che durante gli arresti domiciliari, l'appartamento di Tortora ''divenne lo studio del Pr'', e che ''quel detenuto ha lottato in ogni momento per la propria liberta' cioe'per la liberta' di tutti contro una giustizia molto peggio che fascista''.

REFERENDUM: LA GIOIA DI BONINO E PANELLA, ECCO TUTTI I NUMERI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 13.38

ROMA, 29 SETTEMBRE - Ieri la festa in piazza oggi l'analisi politica: Emma Bonino e Marco Pannella hanno fornito alla stampa, non nascondendo la propria 'gioia', le prime elaborazioni dei dati sui referendum a poche ore dal deposito delle firme in Cassazione. Sono 16.475.302 le firme ai 20 referendum radicali depositate. Ciascun quesito e' stato sottoscritto da oltre 800 mila cittadini; il piu' gettonato e' il quesito sulla responsabilita' civile dei magistrati (844.542 firme depositate), seguito dai rimborsi elettorali (839.887). Al terzo posto si colloca il quesito sulla servizio nazionale sanitario (835.110), al quarto il sistema elettorale maggioritario (834.660), al quinto il Csm (830.518). Fanalino di coda, il referendum sulla smilitarizzazione della Guardia di Finanza che ha comunque superato le 800 mila firme.

Bonino e Pannella, affiancati nella conferenza stampa da Marco Cappato, Fausto Vigevano, Benedetto Della Vedova e Giuliana Olcese, leader del movimento per le riforme istituzionali, hanno anche fornito una prima graduatoria della 'risposta' di regioni e province alla domanda referendaria. Per le regioni, al primo posto il Lazio, seguono l'Emilia Romagna, Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia. Per le province: Rimini, Ancona, Roma, Bologna, Trieste. Vigevano ha affrontato il capitolo costi e ha stimato nell'ordine di una trentina di miliardi la spesa

sostenuta per la campagna referendaria.

Divisi per ''pacchetti'', i referendum hanno ottenuto i seguenti consensi sottoforma di firme: i 5 su liberta' di lavoro e impresa 4.107.616; i 5 su fisco, previdenza e sanita' 4.073.617; i 3 su finanziamenti pubblici 2.482.167; i sei su giustizia giusta 4.977.242; quello sul sistema elettorale maggioritario 834.660.

Le elaborazioni sono state condotte sulle firme depositate, ma in via di Torre Argentina continuano ad affluire (ormai fuori tempo) pacchi e pacchi (di decine di chili) di quesiti firmati.

Bonino ha fatto presente che ben 1602 piccoli comuni non hanno inviato neanche un modulo al Comitato promotore e ha sottolineato come le regioni che hanno raccolto piu' firme siano state quelle in cui c'era il maggior numero di tavoli in strada.

Non e' mancata la polemica sulla informazione Rai e Mediaset, che - ha detto Pannella - ''e' stata la piu' spudorata, la piu' feroce, da mercato delle vacche, delle lenticchie''.

Depositate le firme, i radicale pensano ora alla ''seconda fase'', a far esplodere quella che per Pannella e' la ''bomba di liberta' di democrazia, di legalita'''. ''La resistenza liberale - ha proseguito - vuole combattere questa battaglia dinanzi alla

suprema cosca, alla cupola della mafiosita' partitocratica che e' stata finora la Consulta''. L'obiettivo e' realizzare finalmente una vera riforma contro il ''rischio regime'' sempre ''piu' concreto'' per il nostro paese.

REFERENDUM: IN CASSAZIONE 16.475.302 FIRME PER I 20 QUESITI

E' IL PACCHETTO 'GIUSTIZIA GIUSTA' IL PIU' FIRMATO

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 13.46

Roma, 29 settembre. Sono complessivamente 16.475.302 le firme ufficialmente depositate alle 23 di ieri sera dai radicali in Corte di Cassazione, in calce ai nuovi venti quesiti referendari sui quali gli italiani saranno chiamati a votare la prossima primavera, Palazzaccio, Consulta e Parlamento permettendo. Con una 'riserva' di 70 chili di posta contenente altre firme non recapitate in tempo utile. Il referendum sul quale e' stato raccolto il maggior numero di firme e' quello sulla responsabilita' civile dei magistrati: 844.542. Il 'meno firmato', invece, quello sulla smilitarizzazione della Guardia di Finanza: 800.366. D'altra parte, i sei referendum che compongono il 'pacchetto giustizia-giusta' risultano, per materia, i piu' apprezzati: 4.977.242 le firme raccolte.

In via di Torre Argentina, Emma Bonino, Marco Pannella, Marco Cappato e Paolo Vigevano presentano a tempo di record i primi dati ufficiali (complessivi e scorporati) sulla raccolta di firme ufficialmente conclusa da meno di dodici ore. Nella 'top five' dei referendum piu' firmati, dietro alla responsabilita' civile dei giudici, figurano il finanziamento delle campagne elettorali, quello sul sistema sanitario nazionale, l'abrogazione della quota proporzionale dal sistema elettorale maggioritario, il quesito sul Csm.

La 'classifica' finale delle firme sui 20 referendum abrogativi e' la seguente: responsabilita' civile dei magistrati (844.542), rimborsi elettorali (839.887), ssn (835.110), legge elettorale (834.660), Csm (830.518), incarichi extragiudiziali magistrati (829.626), termini processuali (829.303), separazione carriere magistrati (826.527), collocamento (826.396), part time (824.703), tempo determinato (822.054), trattenute sindacali (821.689), monopolio Inail (821.632), patronati (820.591), lavoro a domicilio (820.071), carcerazione preventiva (816.726), ritenuta d'acconto0 (814.966), disciplina licenziamenti (814.392), pensioni di anzianita'

(801.543), smilitarizzazione della Guardia di Finanza (800.366).

L'analisi scorporata delle firme porta a concludere che dopo il 'pacchetto giustizia' composto da sei quesiti di cui si e' detto, la materia che ha visto le maggiori adesioni e' stata quella della riforma del sistema del lavoro nelle imprese: 5 quesiti per un totale di 4.107.616 firme. Segue il 'pacchetto fisco, previdenza e sanita' con 4.073.617 firme su 5 quesiti. Staccato di molto quello sui finanziamenti statali a partiti, sindacati e patronati (2.482.167 firme in calce a tre proposte).

Per ottenere quello che Bonino e Pannella tornano a definire''un risultato splendido e straordinario, a dimostrazione della differenza fra il Paese liberista, partigiano e anti-fascista ed il Palazzo fascista'', i Radicali non hanno badato a spese. ''Una trentina di miliardi'', annuncia il tesoriere Paolo Vigevano. Da inserire nei 54 miliardi spesi quest'anno per le diverse campagne,''dei quali ben 4 -sottolinea- solo per imposte e tasse''.

Centro e Nord Italia sembrano aver risposto piu' del Meridione alla mobilitazione referendaria. Il Lazio ha fornito piu' firme di tutte le altre Regioni sia in valore assoluto (quasi 140 mila) che in rapporto al numero di abitanti (30 per 1000). Seguono Emilia-Romagna (20,5 per 1000), Liguria (18,7), Marche (17,9), Veneto e Friuli (16,5), Sardegna (il 16,3), Toscana e Piemonte (13,%), Sicilia (11,9), Abruzzi (11,7), Lombardia (10,8), Campania (10,3), Umbria (9,2), Basilicata (8,9), Calabria (8,4), Puglia (6,9), Val d'Aosta (4,6), Trentino e Molise (4,5). In valore assoluto, le citta' dove sono state raccolte piu' firme sono Roma, Milano, Napoli, Torino e

Bologna. In rapporto agli abitanti, i Comuni piu' partecipi sono stati Rimini, Ancona, Roma, Bologna e Trieste.

Stringato e pungente il commento di Emma Bonino. ''A partire da oggi -dice- si apre la seconda fase. Siamo felici che sia gia' in pieno svolgimento il dibattito sulla costituzionalita' dei referendum. Ci auguriamo di poter partecipare anche noi in spazi e dibattiti pubblici: fino ad oggi ci e' stato negato. Ringrazio la Rai per l'invito a partecipare a' Compagni di classe', comprendo l'interesse per i miei compagni di 35 anni fa. M Ma quello che stiamo facendo ora lo ritengo piu' importante. Non sono disponibile per 'marchette' piu' o meno evidenti e manipolazioni della identita'.

Capisco invece che Casini ci vada: lui, fra l'altro, in rai gia' ci abita: si tratta di fermarsi qualche ora di piu'...''.

Torrenziale e aggressivo, al contrario, il monito di Marco Pannella. ''Questa notte -sostiene- si e' concluso un semestre straordinario: in Cassazione abbiamo depositato una bomba di democrazia. Il risultato dimostra che nel Paese la gioia, la partecipazione e l'incoraggiamento per questa rivoluzione liberale ci sono e la sensibilita' e' di molto maggiore -sottolinea- a quella del Palazzo''. Detto questo, e' sui ''rischi e i pericoli'' che Pannella pone l'accento. ''Lo spazio finora riservato ai referendum nell'informazione -denuncia- e' minore di quello riservato agli

incidenti statali'.

Questo, insieme a quanto accade su par condicio, riforme e rapporto fra i Poli, a suo giudizio rappresentano ''segnali sempre piu' evidenti di un sistema politico post-fascista che porti ad un esito fascista la crisi sociale italiana. E poiche' oggi ci sono in

Italia le condizioni oggettive perche' nasca un terzo stato sociale che faccia davvero la rivoluzione liberale -e' il monito di Pannella- la classe dominante post-fascista, dove la destra di Berlusconi e' la brutta copia della sinistra di Veltroni e D'Alema con il risultato di essere la stessa cosa, cerchera' in ogni modo di eliminare la possibilita' che per la prima volta nella storia italiana la riforma del sistema prevalga sulla contro-riforma''. Con in prima fila ''la cupola della mafiosita' partitocratica rappresentata ancora oggi dalla Consulta''. ''Siamo dunque noi, con i referendum -assicura Pannella- gli eredi e gli interpreti della nuova lotta partigiana di liberazione e resistenza al nuovo fascismo''.

RAI: BONINO, NON PARTECIPERO' A 'FESTA DI CLASSE'

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 14.40

ROMA, 29 SETTEMBRE - Emma Bonino non partecipera' alla trasmissione della Rai ''Festa di classe'' alla quale e' stata invitata. Lo ha riferito la stessa esponente radicale nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati sui referendum, durante la quale ha polemizzato con la Rai per l'informazione sulla iniziativa radicale.

''Sono riconoscente alla Rai che ha pensato di invitarmi a 'Festa di classe', capisco l'interesse che suscita conoscere i miei compagni di 35 anni fa'', ha ironizzato Emma Bonino. L'ex commissario Ue ha quindi sottolineato come la sua identita' sia

legata all'impegno politico e referendario. ''Non sono disponibile a marchette di vario tipo - ha aggiunto - non sono disponibile a questi tipi di manipolazione di identita'''.

REFERENDUM: LA "BOMBA RADICALE", SCREENING E POLEMICHE

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 14.48

Roma, 29 settembre. - Soddisfazione per gli oltre sedici milioni (16.475.302 per l'esattezza) di firme raccolte e depositate in Cassazione. Ira contro Mediaset e Rai anche oggi

nel mirino di Marco Pannella. Commozione, e rabbia, per criticare Maurizio Costanzo e la sua trasmissione dedicata ad un ex presidente Radicale, Enzo Tortora, senza alcun ospite Radicale.

La conferenza stampa del giorno dopo la consegna delle firme per i venti referendum, con Bonino, Della Vedova, Vigevano, Cappato ed Olcese insieme a Pannella, spazia a 360 gradi ma ruota soprattutto intorno allo screening dei dati relativi alle firme ai quesiti che potrebbero chiamare gli italiani alle urne per la Primavera prossima.

L'indice di gradimento va dal picco di 844.542 firme per il quesito sulla responsabilita' civile dei magistrati ("si vergognino quando vanno a ritirare stipendi e

pensioni che non hanno eguali in Europa", chiosa Pannella) alle 800.366 firme poste in calce alla smilitarizzazione della Guardia di Finanza.

Di firme intanto continuano ad arrivarne interi pacchi a mezzo corriere, anche se ormai la partita e' chiusa. Non e' invece archiviata la polemica che Emma Bonino aveva avviato durante la campagna referendaria, quella sui "1602 piccoli comuni che non hanno inviato neanche un modulo".

Ne' tramontano le ostilita' tra Pannella e l'informazione tv. "Mediaset - spiega - fa veramente informazione da mercato, nel senso di quello delle vacche, ed ha dedicato in una settimana piu' spazio agli incidenti stradali che alla nostra, iniziativa". Fascismo e comunismo le accuse piu' ricorrenti, con la differenza che "di fascismo si' si tratta, perche' almeno il sangue, quello che ancora oggi il comunismo sparge senza che si trovi un pacifista disposto a parlare della Cina, non corre".

Pannella riprende lo slogan della "nuova lotta partigiana di liberazione e resistenza al nuovo fascismo" e rivendica di aver "depositato in Cassazione una bomba di democrazia".

Emma Bonino riapre invece il fuoco sulla Rai: "Il dibattito sulla costituzionalita' dei referendum e' gia' in pieno svolgimento, e ne siamo felici. Ci auguriamo di poter

partecipare anche noi, in spazi e dibattiti pubblici. Ringrazio la Rai per l'invito a partecipare a 'Festa di classe' e comprendo l'interesse per i miei compagni di 35 anni fa ma - afferma - non sono disponibile per 'marchette' piu' o meno evidenti e manipolazioni della identita'".

Anche Giuliana Olcese ha qualcosa da rimproverare ai media, cioe' le "mutande di latta" che sarebbero calate su voci come la sua quando si tratta di mettere in evidenza la simpatia che il movimento referendario raccoglie presso gli amministratori locali espressi dalla maggioranza.

Da Vigevano un accenno ai costi della battaglia delle firme: circa trenta miliardi.

TORTORA: PANNELLA, COSTANZO MASCALZONE CHE NE OFFENDE MEMORIA ''LO VOGLIONO DIPINGERE VITTIMA, E' STATO UN VINCITORE''

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 14.51

Roma, 29 settembre. ''La trasmissione di Maurizio Costanzo su Enzo Tortora e' una mascalzonata. Ed e' per difendere la vita e la memoria di Tortora, presidente ed eurodeputato dei radicali, che noi diciamo al Costanzo di Berlusconi, di D'Alema a parole amico anche dei Radicali: 'sei un mascalzone'. Perche' da vigliacco continui a colpire Tortora e la sua memoria''. Marco Pannella punta il dito contro lo speciale di Maurizio Costanzo per Canale 5 su Enzo Tortora. E denuncia la gravita' del mancato invito ad un rappresentante del partito nel quale Tortora milito' negli anni della sua detenzione.

''Questa -sottolinea Pannella- e' l'estrema offesa e la prosecuzione del linciaggio pubblico di Tortora. Il motivo e' semplice: i Radicali gli consentirono di trasformarsi da vittima in vincitore della sua battaglia di liberta' contro una giustizia molto

peggio che fascista. Oggi, invece, lo si vuole continuare a ricordare come vittima e non come vincitore''.

REFERENDUM. RADICALI: RACCOLTE PIU DI 16 MILIONI DI FIRME=

Da un lancio dell'agenzia DIRE delle ore 14.57

ROMA- 16.475.302 FIRME. E' IL RISULTATO OTTENUTO DAI RADICALI PER I VENTI QUESITI REFERENDARI. UNA DATO CHE RISALE ALLE 23 DI IERI E, QUINDI, UNA STIMA ANCORA PROVVISORIA- PRECISA MARCO PANNELLA IN UNA CONFERENZA STAMPA NELLA SEDE DEI RADICALI, TENUTA INSIEME A EMMA BONINO, MARCO CAPPATO, PAOLO VIGEVANO, BENEDETTO DELLA VEDOVA E GIULIANA OLCESE- VISTO CHE MOLTE FIRME DAI COMUNI STANNO ARRIVANDO VIA POSTA ALLA SEDE DEL COMITATO REFERENDARIO. NEL DETTAGLIO, PER OGNUNO DEI SINGOLI QUESITI HANNO VOTATO PIU' DI 800.000 ELETTORI IN TUTTA ITALIA. 834.660 FIRME SONO STATE RACCOLTE PER IL SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO. BUONA PERFORMANCE ANCHE DEL "PACCHETTO GIUSTIZIA" CON 844.542 FIRME DEPOSITATE PER IL QUESITO SULLA RESPONSABILITA' CIVILE DEI MAGISTRATI, 826.527 SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE; 829.303 PER I TERMINI PROCESSUALI E 829.626 PER GLI INCARICHI EXTRAGIUDIZIARI. SUL FRONTE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO LA PARTE DEL LEONE LA FANNO I RIMBORSI ELETTORALI CON 839.887 FIRME. 821.689 QUELLE CONTRO LE TRATTENUTE

SINDACALI E 829.591 SUI PATRONATI. TRA GLI ECONOMICI SPICCA IL REFERENDUM SUL COLLOCAMENTO: 826.303 SOTTOSCRIZIONI. CON 835.110 FIRME BUONA PERFORMANCE ANCHE PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE, MENTRE QUELLO SULLE PENSIONI DI ANZIANITA' SI FERMA A QUOTA 801.503.

SECONDO I DATI "IN PROGRESS" SULLA CAMPAGNA

REFERENDARIA CHE I RADICALI DIFFONDONO, LA REGIONE CHE HA

RISPOSTO DI PIU' E' STATA IL LAZIO CON UN TASSO DI AFFLUENZA AI

TAVOLI SUPERIORE A 20 ELETTORI SU MILLE E UNA CIFRA ASSOLUTA DI (139.548). SEGUE L'EMILIA ROMAGNA CON UNA PARTECIPAZIONE PARI AL 2% (75.517). NELLA CLASSIFICA DELLE REGIONI C'E' POI LA LIGURIA, LE MARCHE E IL VENETO. TRA LE PROVINCE IN TESTA C'E' RIMINI (39,8 SU MILLE), ANCONA (32,9), ROMA (32,2) BOLOGNA (29 E

TRIESTE (28). PER LA CAMPAGNA SONO STATI SPESI IN TUTTO 30

MILIARDI.

NEL SOTTOLINEARE SODDISFAZIONE PER LA CAMPAGNA

REFERENDARIA E PER "QUESTO SEMESTRE STRAORDINARIO, MARCO PANNELLA ACCUSA L'INFORMAZIONE DI RAI RAI E MEDIASET. "HANNO DEDICATO ALLE NOSTRE CAMPAGNE- DICE- MENO SPAZIO DI QUANTO NE DEDICANO IN CINQUE GIORNI AGLI INCIDENTI STRADALI".

"ORA- SOTTOLINEA BONINO- E' GIA' APERTO IL DIBATTITO SULLA

COSTITUZIONALITA' E CI AUGURIAMO DI PARTECIPARE A QUALCHE

CONTRADDITORIO. FINO AD ORA QUESTA POSSIBLITA' NON CI E' STATA

DATA".

TANGENTOPOLI: PANNELLA, NO A UN TEATRINO CHE DURA 24 ORE...

I SAGGI DI VELTRONI? GIA' DOMANI AVRA' ALTRA PROPOSTA...

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 15.13

Roma, 29 settembre. I Radicali si chiamano fuori da quello che Marco Pannella definisce ''il vero teatrino della politica fatto da ogni russata o sternuto'' del politico di turno. ''I veri e politici e la stampa seria -dice commentando la proposta di Walter

Veltroni affidare ad una commissione di saggi un'indagine politica su Tangentopoli- dovrebbero astenersi dal fare da trombetta a proposte che altri politici fanno a parole, magari tanto per dire qualcosa. Veltroni ha fatto una proposta che magari dura solo 24 ore perche' forse lui stesso, al massimo fra 48 ore, ne avanzera' un'altra. Io mi

rifiuto di prendere posizione su una proposta che presto

probabilmente sara' gia' diversa''.

Piu' in generale ''tutto quello che Veltroni e D'Alema cercano di fare -aggiunge Pannella- a me sembra dettato dalla mancanza del coraggio di fare quello che invece Achille Occhetto era sul punto di fare: la svolta radicale verso il bipartitismo all'americana. I 'grandi leader' della nostra sinistra, invece, disperatamente punto

alla realizzazione di un impossibile bipolarismo partitico continentale''.

 
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