Dal Corriere dell'Umbria - Perugia , del 28 settembre 1999
E' L'ORA DEI MATRIMONI GAY
Andrea Maori disposto a "celebrare" unioni civili
Al centro foto di Andrea Maori
PERUGIA- Parte una azione di sostegno per l'approvazione della legge anti-discriminazioni sessuali che è attualmente in discussione alla Commissione Affari Costituzionali.
L'assemblea straordinaria dei soci di Arcigay e di Arcilesbica si è svolta alla presenza di due esponenti dell'area Radicale e Verde di Perugia, Mario Albi e Andrea Maori.
Quest'ultimo, che è consigliere della I circoscrizione di Perugia, si è dichiarato disponibile a "celebrare" unioni civili tra coppie Gay e lesbiche, con l'obiettivo dichiarato di creare un dibattito in città sulla necessità di arrivare al superamento degli attuali rirdi parlamentari.
Il riconoscimento della legge alle coppie gay viene ritenuto importante dal movimento omosessuale ai fini della costituzione della pubblica registrazione, nella disciplina tra le parti anche in materia di successione.
"Quello che ci proponiamo - chiarisce Andrea Maori - è quello di sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica su questo problema e di avviare in tempi rapidi la discussione dei progetti di legge sulle unioni civili. Noi chiediamop una seria regolamentazione alla luce di quanto previsto dall'art. 13 del Trattato di Amsterdam che vieta, nell'Unione Europea, le discriminazioni basate sull'ordinamento sessuale". In questo quadro si collocano le celebrazioni delle unioni civili che, chiaramente, non hanno valore legale, ma esclusivamente simbolico.
"Molti Comuni - sottolinea Maori - hanno già i registri delle unioni civili "
Il movimento omosessuale, Radicali e Verdi spingono verso il varo della legge nel timore che "l'Italia possa essere considerato come un paese caratterizzato da una legislazione discriminatoria, oggi nei confronti degli omosessuali, domani nei confronti di chissà quale altra categoria di persone.
Alla fine del mese di ottobre Arcigay e Arcilesbica annuncia l'organizzazione di una manifestazione, durante la quale verranno raccolte adesioni per l'invio di centinaia di fax e di telegrammi alla Camera dei Deputati per sollecitare il Parlamento.