[Corriere della Sera, lunedì 11 ottobre 1999]
L'osservatorio di Renato Mannheimer
Il gradimento dei partiti
(Le intenzioni di voto per le coalizioni e i tre maggiori partiti)
Luglio---->Fine settembre
- Centrodestra: 43.0 - >43.7
- Centrosinistra: 35.2 -> 36.0
- AN:14.0 -> 16.5
- FI: 27.0 - >25.0
- DS: 18.0 - >20.0
*Il fatto che le coalizioni si accrescano dipende dall'erosione degli altri partiti, in particolare della Lista Bonino
** Il centrosinistra non comprende Rifondazione comunista
I consensi per i Ds crescono, ma quelli per il complesso dell'alleanza di centrosinistra no. Il Polo resta in vantaggio, ma An si rafforza a scapito di Forza Italia. Dopo il calo di popolarità del governo, la sostanziale stabilità dei voti attribuibili alla coalizione di centrosinistra si deve soprattutto alla crescita di quelli riferibili ai Ds, ciò che fa seguito a un trend positivo iniziato già da tempo. Qui sta il problema della popolarità del governo. Ad un apprezzamento crescente per il leader e per il suo partito, non corrisponde sempre la fiducia per la compagine. Anzi: è come se gli elettori ponessero dubbi sull'efficacia e la capacità governativa dell'alleanza nel suo insieme.
Il vantaggio del centrodestra in termini di consensi rimane dunque ampio, anche se, nel caso di un confronto "secco" tra schieramenti, una parte degli elettori di Rifondazione (non compresi nel nostro computo del sostegno per le forze del centrosinistra) potrebbe optare per la sinistra. Difatti, offrendo solo l'alternativa tra due coalizioni (e non tra i diversi partiti) il 33.3 per cento degli intervistati (36.4% a maggio) si schiera a sinistra, e il 30.6% (33.5% a maggio) sceglie il centrodestra. Ma il 36.1%, la vera maggioranza relativa, in crescita costante in questi mesi, evita di collocarsi. E' verso questa ampia quota di elettorato, formata da indecisi che si autodefiniscono perlopiù di centro, che si è orientata l'iniziativa politica di Forza Italia. Sebbene corretta dal punto di vista teorico (sono gli indecisi a determinare il risultato finale) questa tattica sembra, nelle ultime settimane, dar luogo ad esiti contraddittori. Oltre alla crescita dei consensi di An e al calo di Forza Italia,
c'è da tener presente l'opinione degli elettori di Berlusconi che, in misura crescente nel tempo, si dichiarano contrari ad una virata troppo marcata al centro da parte di Forza Italia. Eppure gli elettori indecisi e di centro sono tanti e indispensabili, all'uno o all'altro schieramento, per vincere le elezioni. Come conquistarli, senza scontentare i votanti già acquisiti, è una delle domande principali che i leader si dovranno porre nelle prossime settimane.