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Conferenza Rivoluzione liberale
Inzani Giorgio - 14 ottobre 1999
IN DIFESA DEI REFERENDUM

Si può iniziare a raccogliere adesioni su questo appello, o almeno discuterne?

***

APPELLO SOLENNE

- AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZELIO CIAMPI

- AL PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

- AI COMPONENTI DELLA CORTE COSTITUZIONALE

I sottoscritti cittadini, firmatari dei 20 Referenda, richiesti da più di

ottocentomila elettori per ciascun quesito, si rivolgono a Voi in primo luogo in quanto autorità della Repubblica investite dal compito di difesa rigorosa della Carta Costituzionale, in secondo luogo in quanto cittadini che - in conseguenza dell'importante ruolo istituzionale svolto - dovrebbero avere a cuore la salvaguardia dei principi ispiratori della nostra democrazia.

PREMESSO CHE

- L'art. 75 della Costituzione prevede l'istituto referendario abrogativo come diritto fondamentale dei cittadini promotori, sottoscrittori e votanti al fine di cancellare leggi ritenute da loro ingiuste o sbagliate:

- malgrado quest'istituto sia stato attivato con 22 anni di ritardo, nel corso di trenta anni di applicazione, la Corte Costituzionale ha costantemente svolto un ruolo (non previsto in nessun articolo della Costituzione) di tutela della facoltà di decidere dei cittadini, considerati -per ben 34 volte e su scelte sottoscritte complessivamente da 20 milioni di loro- "incapaci di intendere e volere";

- in conseguenza di ciò, la Corte, invece di decidere in base a quanto sancito dalla Costituzione, ha avocato a sé una potestà di scelta discrezionale e politica (che non gli deriva da nessun mandato popolare) omogenea e al servizio di una casta politica partitocratica irresponsabile sul piano legislativo parlamentare;

- non a caso il termine spurio di "Costituzione materiale" (contrapposto alla "Costituzione scritta" formulato per la prima volta da C. Mortati) è stato rilanciato in modo pregnante da uno dei Presidenti della Corte stessa (Elia), volendosi con ciò indicare, come principio guida, non lo spirito e la lettera della Costituzione, bensì la convenienza degli equilibri politico-partitocratici del momento.

TUTTO CIO' PREMESSO

continuando a ritenervi interlocutori privilegiati e responsabili, e convinti

che Voi stessi vi rendiate conto della gravità e profondità dell'attuale crisi istituzionale e parlamentare, crisi che può essere superata positivamente mediante un ricorso esplicito e diretto alla manifestazione della volontà popolare così come previsto nella Costituzione,

I SOTTOSCRITTI CITTADINI SOLENNEMENTE VI CHIEDONO

Di adempiere pienamente ai compiti che la Vostra carica Vi impone, garantendo e salvaguardando l'istituto referendario nell'unico modo previsto dalla Costituzione: e cioè, lasciando nelle mani dei cittadini la decisione sull'opportunità o meno di abrogare le leggi che con quei 20 Referenda il Comitato Promotore e gli oltre 16 milioni di sottoscrittori hanno inteso mettere a disposizione degli elettori.

 
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