Un esponente di un'associazione di informatici ha posto il problema in un convegno della pubblica amministrazione a San Benedetto del Tronto.
Lui, ovviamente, si è risposto sì. Anche perché i solerti informatici (che, poverini!, non hanno il loro ordine professione) stanno già organizzando dei "test center" dove i candidati dovranno superare sette moduli: dalla video scrittura al foglio di calcolo, dal data base al mitico Internet. Nell'esposizione dello svolgimento dei test (30 minuti a modulo, saranno consegnati un discetto e un foglio di carta e cazzà. del genere) il nostro ha saltato la pagina - la presentazione era fatta con power point - relativa al costo, si è appena intravista, ma è subito passato oltre.
L'associazione si fa forza dalla legge sui concorsi pubblici, che entrerà in vigore dal prossimo anno, che inserisce tra i requisiti per l'assunzione la conoscenza di una lingua straniera e l'uso del computer.
La cosa a me fa ridere, purtroppo la sicurezza con cui parlava il relatore mi fa temere che abbia avuto qualche rassicurazione dall'alto, quindi non è escluso che sui quotidiani leggeremo un titolo uguale al mioà. ma senza punto di domanda.