Roma, 17 ottobre 1999
"Dopo la candidatura di Giuliano Cazzola, sulla quale Lista Bonino e Polo sinora convergono, da ogni parte il pantano della conservazione ha impedito il sorgere di candidature alternative sotto il segno di una politica riformatrice liberale e antipartitocratica. Com'era prevedibile, alla fine, il panico impedisce il pudore.
Vengono così fuori , dopo esser state sostenute in modo sotterraneo e ipocrita dal più vecchio mondo politico, giornalistico e degli affari, proposte che non sarebbero andate bene nemmeno ai tempi del declino del sindaco Dozza e dell'influenza del cardinale Lercano. A questo punto sia ben chiaro che noi saremo presenti nella prova politico ed elettorale bolognese assumendoci le nostre responsabilità, e che ci batteremo contro qualsiasi soluzione di vecchio notabilato, clericale o laicista che sia, pronti - ove Giuliano Cazzola non fosse presente per un qualsiasi motivo - ad appoggiare al suo posto il candidato più riformatore , più liberale più referendario.