Condivido in pieno l'intervento di Paolo Pietrosanti (testo 11215).Io penso che per lo Stato laico il matrimonio, inteso come "copia civile" di quello religioso, non dovrebbe nemmeno esistere. Se due persone (o tre, cinque, dodici), di sesso differente o uguale, decidono di unire per un periodo X le proprie vite, dovrebbero bastare le leggi a garantire il contratto verso le parti contraenti e verso terzi (i figli eventuali, gli eredi, i rispettivi parenti, ecc.).