Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 16.58PADOVA, 22 OTTOBRE - ''Siamo gia' a zero, andremo a finire a zero'' e' questo il lapidario commento di Marco Pannella sull' approvazione al Senato della nuova legge sulla
par condicio. ''Queste norme nate sull' onda del panico del risultato delle europee- ha detto Pannella, in una conferenza stampa - sono affrettate e molto contestate. Se fossero rispettate avremmo una situazione informativa durante le elezioni, e sempre, molto migliore dell' attuale. Ma siccome nulla ci permette di sospettare che lo saranno, la situazione non sara' quindi molto diversa da adesso''.
Il leader radicale ha infatti fatto riferimento ad Enzo Cheli come al ''garante che nulla succedera' a chi viola le norme'' e quindi ha detto di augurarsi che da qui al momento in cui il provvedimento andra' alla Camera emerga una posizione ''che
difende il diritto e la liberta'. Ma perche' cio avvenga - ha proseguito Pannella - bisogna cessare di essere complici, mandanti e profittatori del duopolio dell' informazione''. Per Pannella, la legge sulla par condicio ''e' frutto di un' iniziativa che certo non affronta il vero problema: la Rai Tv e' una organizzazione a delinquere contro lo Stato per disinformare il Paese''. ''Ma nessuno ha sottolineato - ha concluso - che le proposte che sono nelle intenzioni di Berlusconi sono, se possibile, ancora piu' liberticide di quelle della maggioranza''.