DA UN LANCIO DELL'AGENZIA ANSA DELLE ORE 20.02VENEZIA, 22 OTTOBRE - Le difficili fasi in cui si dibattono Governo e maggioranza sono, per Marco Pannella, ''tempeste e risse che servono a coprire la realta'. Di fronte ad un elettorato del Polo e dell'Ulivo che si sente truffato e avverte il senso del gia' vissuto, la rissa quotidiana e' un'esigenza e viene fornita''. Lo ha detto il leader radicale a Padova, osservando come il suo movimento non sia coinvolto in questi problemi. ''Il governo formale, dell'istituzione - ha aggiunto - e' divenuto sempre meno importante in Italia, purtroppo, rispetto al governo assicurato in modo sempre piu' sciagurato dall'intima convergenza di interessi e divisione di poteri fa chi e' succeduto a Berlinguer e ad Andreotti, e i loro cespugli''. Pannella poi ha criticato l'Ulivo i cui leader ha equiparato ai ''corleonesi del regime. Da sette anni - ha detto
- la loro e' la mafia vincente del regime, ma adesso i corlonesi non ce la fanno piu'''. Secondo Pannella, che a questo proposito ha tracciato un parallelo con quanto avvenne nel 1922 con la nomina a capo del Governo di Benito Mussolini, ''l'unica via che il regime avra' di salvarsi e' quella di affidarsi all'avventura di un avventuriero''. ''Altrimenti - ha concluso - c'e' il 'terzo Stato' che incombe: cioe' il voto, com'e stato il 13 giugno, che fa di noi, per un giorno, il secondo partito del Nordest. Ma questo il regime, per autodifesa, non puo' consentirlo''.