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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Centro Radicale - 28 ottobre 1999
PE/Rapporto annuale sulle attività della Banca Centrale Europea/intervento di Benedetto Della Vedova

Strasburgo, 26 ottobre 1999

Relazione del Presidente Duisenberg sulle attività della Banca Centrale Europea Intervento di Benedetto Della Vedova

Della Vedova (NI). Signor Presidente, signor Presidente della Banca Centrale, prendo la parola a nome dei deputati radicali italiani. Sicuramente questo primo rapporto della Banca centrale europea sconta la novità delleuro, e lei e il Comitato centrale della Banca europea vi assumete una grande responsabilità. La relazione Huhne contiene sicuramente elementi positivi, soprattutto per quel che riguarda la richiesta alla Banca centrale europea di maggiori informazioni, sulle motivazioni delle decisioni adottate attraverso la pubblicazione di un verbale succinto contenente anche le dissenting opinions. Vi è però un punto nella relazione, signor Presidente, a mio parere del tutto inaccettabile: mi riferisco al punto 11, in cui si legge che il Parlamento ritiene che la riduzione di 50 punti base dei tassi dinteresse dell8 aprile 1999 sia stata una misura positiva ed approva le motivazioni, lasciando intendere che il taglio dei tassi abbia sostenuto le politiche economiche generali della Comunità. Dal punto di vi

sta del metodo, mi chiedo perché mai il Parlamento, discutendo del rapporto della Banca centrale del 1998, senta il bisogno di inserire un plauso ad una specifica misura di cui la Banca centrale europea darà conto nel prossimo rapporto, quello del 1999. Inoltre, come possiamo pensare di giudicare gli effetti della manovra sui tassi dopo solo alcune settimane? E che senso ha che il Parlamento esprima un giudizio su un singolo atto della Banca centrale? Volendo poi entrare nel merito, io trovo il plauso del tutto fuori luogo. Il fatto che, come hanno lasciato intendere ieri sia il capoeconomista della Banca centrale Issing che il vicepresidente Noyer, una nuova correzione dei tassi verso lalto sia imminente non dimostra forse che la decisione di aprile fu sbagliata, visto che nel frattempo non abbiamo assistito a nessuno shock imprevisto? E laumento che si è registrato nei tassi a lungo termine non è imputabile al calo di credibilità dovuta proprio a quel taglio? Cè il sospetto, anzi più che un sospetto, che q

uella decisione fu presa a seguito di pressioni politiche - pensiamo ad esempio a Oskar Lafontaine - e che il Parlamento, con il plauso di oggi, voglia confermare lorientamento verso una Banca

centrale subordinata alle esigenze della politica o addirittura degli interessi elettorali. Io credo che la strategia della Banca centrale debba essere incentrata esclusivamente sulla moneta e sui prezzi. Sarebbe suicida, come altri oggi hanno invece ribadito, pensare che i governanti europei possano premere affinché la Banca centrale supplisca alla loro incapacità di rilanciare

leconomia attraverso le riforme strutturali, la liberalizzazione dei mercati, primo fra tutti quello del lavoro, e il rigore di bilancio che deve accompagnarsi a una riduzione del carico fiscale su persone e imprese.

 
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