Concordo con Marco Cappato. La scuola di Stato rischia di essere fra le più "indottrinanti" (basti dare uno sguardo ai libri di storia che vi sono adottati). Circa poi la qualità delle scuole è evidente che la premessa di ogni serio intervento nel settore dell'istruzione consiste proprio nell'abolizione del valore legale dei titoli di studi. Che il cosiddetto riformismo berlingueriano non ne parli è la prova della sua inutilità.
Segnalo che "Quaderni Radicali" da tempo pubblica un dibattito sul domani della scuola italiana. Gli interventi (Strik Lievers e altri che nella scuola operano) possono leggersi al sito: