Ho sentito il povero Rossi (Ernesto) che se riggirava, lì sottotera, assieme a Salvemini, a Antonio Ruffini, a Don Benedetto e persino a Gentile. Je scricchiavano l'ossa a tutti quanti...

Chissà come saranno contenti, i sanfedisti de tutte l'epoche passate, e anche il Cardinale Ruffo, bbon'anima sua: ffinarmente! E' arivato er giorno der Giudizzio! A la gogna, tutti sti laicisti der c...o!

Quando Vittorio Emanuele II introdusse l'odiosa, massonica, laicista, educazione obbligatoria, costruendo - il violento, l'assassino! - orrendi edifici scolastici, a forma di caserma, persino ner Ghetto dde' Roma, incitando implicitamente quel puttaniere del De Amicis a scrivere quel mostruoso "Cuore", ovviamente socialdemocratico nel suo buonismo già veltroniano, ebbene, il Santo Padre, sollecitamente berlusconiano antelitteram, intervenne con una lettera al "Caro cugino..." implorandolo, giustamente, perché non introducesse l'orribile legge stupratrice, non inducesse i fanciulli in tentazione impartendo loro - coattivamente! - insegnamenti come l'aritmetica o persino - madonnasantissimadel rosario! - la storia, invenzione de quer satanasso del demonio: come si poteva pensare di sostituire lo Stato, il Mammona, il Leviathan, il Satanasso machiavellico, alla santissima educazione de' li piccirilli suoi fin lì impartita devotamente da Sant'Antonio de' Liguori?

Molto meglio de queli massonacci, il vecchio, caro, immarcescibile "Imprimatur, co' licenza de' li Superiori" e anche l'uso delicatamente castratorio del timbretto, "Ad usum Delphini". Assolutamente preferibile, poi, l'inclusione nell'"Elenco de li libbri proibbiti", che non la laicista-massonico-libberalstatalista letture dd' quer zozzone de Hegel o dde "Le Urtime LLetere de Jacopo l'Orto", libbro provibbito, provibbitissimo a li minori dde anni 2 emmezzo.