Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 23 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Rivoluzione liberale
Donvito Vincenzo - 2 novembre 1999
E IL PREZZO DELLA BENZINA NON CALA

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

URL: http://www.aduc.it

mailto aduc.it@aduc.it

Tel.055290606 - 0552302266

NON POTEVA SUCCEDERE ALTRIMENTI IN UN FINTO MERCATO CHE, PER NON ESSERE TALE, NON AVREBBE BISOGNO DI CONCESSIONI E REGALIE, MA DI LIBERALIZZAZIONE

Firenze, 2 Novembre 1999. E' entrato ieri in vigore il provvedimento governativo che diminuisce di 30 lire il prezzo della benzina, ma la benzina non e' diminuita, almeno per il consumatore, cosi' come riferiscono varie fonti d'informazione.

Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.

Non poteva succedere altrimenti, perche' il provvedimento del Governo e' caratteristico di un mercato monopolistico e con prezzi calmierati: il Governo ordina e tutti obbediscono.

Il mercato italiano e' tutt'altra cosa. E' un duopolio (AgipIp/Stato e Unione Petrolifera), con piccole nicchie di sopravvivenza che vengono lasciate a se stesse, e dove l'unico a guadagnarci in modo sostanzioso e' lo Stato: con le vendite dell'AgipIp che controlla il 50% del mercato e con le tasse. Tutto il resto -compiacente e complice per motivi di sopravvivenza come l'Uione Petrolifera- e' in condizioni da non-mercato, cioe' non in grado di fare previsione rispetto alle proprie capacita' ma solo di aspettare cio' che decide lo Stato che, nello stesso tempo, si deve avvantaggiare come petroliere con l'AgipIp.

Quindi, quando c'e' uno sconto di 30 lire, per quale motivo il dettagliante dovrebbe avvantaggiarne il consumatore? Non e' mica un filantropo, tra l'altro in un mercato in cui i suoi margini di guadagno -risparmiati dalle tasse- sono esigui rispetto al prezzo al dettaglio.

Quello che sta succedendo e' solo la conferma che il provvedimento del Governo e' inutile e dannoso per i consumatori. Il gioco dei prezzi, in un mercato, non e' fatto rispetto alle concessioni del Governo, ma dalla capacita' di ogni azienda di offrire un prodotto piu' appetibile rispetto alla domanda; ma se i margini di guadagno per sviluppare la competitivita' sono esigui, il mercato non si sblocca, i petrolieri hanno un po' piu' di guadagno .... e i consumatori pagano.

Il Governo si e' ben visto, invece, dall'intervenire li' dove questo meccanismo di liberalizzazione sarebbe stato scatenante per il mercato, sul duopolio e sul suo essere controllore e controllato di questo duopolio.

Ma il ministro Giuliano Amato, che fa?

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail