- AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI
- AL PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE
- AI COMPONENTI DELLA CORTE COSTITUZIONALE
I sottoscritti cittadini, si rivolgono a Voi in primo luogo in quanto autoritß della Repubblica investite dal compito di difesa rigorosa della Carta Costituzionale, in secondo luogo in quanto cittadini che - in conseguenza dell'importante ruolo istituzionale svolto - devono avere a cuore la salvaguardia dei principi ispiratori della nostra democrazia.
PREMESSO CHE
- l'art. 75 della Costituzione prevede l'istituto referendario abrogativo come diritto fondamentale dei cittadini promotori, sottoscrittori e votanti, al fine di cancellare leggi ritenute da loro ingiuste o sbagliate:
- bench quest'istituto sia stato attivato dal Parlamento con 22 anni di ritardo, nel corso dei trenta anni della sua applicazione, la Corte Costituzionale ha costantemente considerato i cittadini "incapaci di intendere e di volere", negando loro la facoltß di decidere per ben 34 volte.
- la Corte, invece di decidere sull'ammissibilitß dei Referendum in base alle precise e ben delimitate ragioni d'inammissibilitß previste dalla Costituzione, ha creato essa stessa - senza averne alcun mandato popolare- sempre nuove e diverse "regole" e condizioni, a volte addirittura contraddittorie le une con le altre, stravolgendo spirito e lettera dell'art. 75 della Costituzione; in questo modo la Corte costituzionale, che dovrebbe essere la suprema garante della certezza del diritto, ha creato essa la pi· totale incertezza e arbitrarietß nell'applicazione del diritto;
- non a caso, il termine spurio di "costituzione materiale" contrapposto a quello di "costituzione scritta" e formulato per la prima volta da Costantino Mortati, stato rilanciato in modo pregnante da uno dei Presidenti della Corte stessa (Elia). Volendosi con ci indicare, come principio guida, non lo spirito e la lettera della Costituzione, bensø la convenienza degli equilibri politico-partitocratici del momento.
TUTTO CIO' PREMESSO
continuando a ritenerVi interlocutori privilegiati e responsabili, e convinti che Voi stessi Vi rendiate conto della gravitß e profonditß dell'attuale crisi istituzionale e parlamentare, crisi che pu essere superata positivamente mediante un ricorso esplicito e diretto alla manifestazione della volontß popolare cosø come previsto dalla Costituzione,
I SOTTOSCRITTI CITTADINI SOLENNEMENTE VI CHIEDONO
di adempiere pienamente ai compiti che la Vostra carica Vi impone, garantendo e salvaguardando l'istituto referendario nell'unico modo previsto dalla Costituzione: lasciando nelle mani dei cittadini la decisione sull'opportunitß o meno di abrogare le leggi che con quei 20 Referenda il Comitato Promotore e gli oltre 16 milioni di sottoscrittori hanno inteso mettere a disposizione degli elettori.