---------------------------------------------------------------mi inserisci questew righe in conferenza, da qui non mi e'
possibile!!
grazie
due parole al volo sulla scuola
a me le argomentazioni di bandinelli non piacciono al pari di quelle
di martino.
e se un liberista non fosse d'accordo col buono scuola o se, meglio,
considerasse suo dovere pensare al dopo?!
il problema della educazione e' centrale per qualsiasi opzione
politica; chi fa politica liberale e non libertaria ha a cuore la
liberta' della societa' che si propone di "governare" (perdonate!)
piuttosto che la liberazione tout court dal governo che di sovente
diviene governo di qualcun'altro.
l'idea del buono scuola, la brillante di milton fredman, e' di certo
una intuizione geniale.
proposta allo stesso tempo statalista e liberale, liberista e
interventista.
un liberale coerente probabilmente preferirebbe una societa' senza
bisogno d'educazione obbligatoria e oppure una societa' in cui la
distribuzione dei mezzi permettesse a tutti di scegliere
liberamente, senza inetrmediazioni le scuole che si preferiscono.
abolire una partita di giro, credito d'imposat o buono,
significherebbe per un passo in piu' liberare la societa' da una
coercizione.
ma il buono scuola non e' proposta liberista, e' proposta
d'intervento statale seppur contemperato con liberta' di scelta e
autoresponsabilita'.
i soldi pur sempre vengono dalla fiscalita', pur sempre c'e'
qualcuno che e' o viene costrettoa sovvenzionare qualcun'altro.
e perche' mai questo qualcuno dovrebbe essere csotrettoa
sovvenzionate chi lavoro, con scuole settarie e ultraortodosse,
contro la liberta' di tutti?
perche' la fiscalita' deve concedere denari "pubblici" per fini di
setta, di congrega o di incultura della liberta'.
il buono scuola, che ripeto non e' proposta libertaria, non ovvia a
problemi come questo, non ci assicura dal percolo di foraggiare coi
soldi di tutti chi opera contro la societa' aperta e libera.
vale il mio apprzzamento per l'idea di buono, ancor di piu' per la
liberta' di scelta e contro il settarismo di alcuni nemici della
societa' aperta.
piuttosto e' da pensare come contemperare le due esigenze.
le esperienze americane hanno dimostrato oltre che un buon
funzionamento tecnico dell'idea buono anche che le scuole
confessionali sono piu' attrezzate sic stantibus a beneficiare di
questo sistema e che spesso la liberta' di scelta si trasforma in
oppressione culturale; non sostengo che si debba costringere al
pluralismo ma che perlomeno finche' si tratta di interventi statali
si sia attenti a non produrre mostri.
amedeo
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