sono piu' affezionata al pluralismo "dentro" la scuola che a quello "tra" le scuole. :)Nel senso che non mi piace molto l'idea di iscrivere un figlio leghista alle scuole dei leghisti o un figlio cattolico nelle scuole dei cattolici ecc.
Tuttavia, si tratta di una scelta del tutto individuale e non vedo su che basi dovrei imporre questa scelta a tutti.
Due ulteriori precisazioni:
1) ho studiato in una scuola "de li preti" (istituto massimiliano massimo di roma, gesuiti). mi hanno spiegato darwin e la pillola, potevo "marinare" ufficialmente l'ora di religione settimanale (tenuta da un prete inglese liblab) molto prima che diventasse un'opzione garantita per legge nelle scuole pubbliche, ho studiato storia sul famigerato "Camera Fabietti". Ero e sono rimasta una irrimediabile miscredente senza che a nessuno importasse particolarmente.
2) Politicamente, mi trovo d'accordo con: revisione della costituzione, abolizione del concordato, abolizione del valore legale del titolo di studio, buono scuola. Tuttavia, sul piano teorico, mi viene l'allergia a pensare al buono scuola o buono sanita'. Le ritengo proposte pericolosamente socialiste :)
Se lo Stato semplicemente la smettesse di tassarmi cosi' tanto, aiutasse i "meno fortunati" e stabilisse l'obbligo a mandare i figli a scuola (qualunque scuola), sarei molto piu' soddisfatta!
Trovo insomma comico che oggi lo Stato mi sottragga risorse con tasse elevatissime e domani mi restituisca i soldi per mandare i bambini a scuola. Accipicchia!