noi abiamo sempre opposto la politica e la nonviolenza alla violenza in atto o possibile. Tanto piu' nella ex-yugoslavia.

Dall'inizio degli anni 80, da quasi due decenni, abbiamo lotato, siamo ure andato in galera, lottato per affermare proposte politiche che poi altri hanno con qualche lustro di ritardo affermato essere le uniche utili e forti e opportune.

in quei due decenni siamo stati sconfirti. La nostra posizione e la nostra lotta politica non e' prevgalsa. E siamo stati costretti poi quest'anno ad una opzione tra due alternative imposte dal non essere prevalsa la nostra lotta, in quei due decenni.

e l'alternativa era solo tra complicita' con la violenza, subendola, e reazione alla violenza, con la violenza.

che si scelga questa strada e non la acquiescenza, e' banalmente giusto e necessario, sia o meno, come e', letteralmente, pedissequamente gandhiano.

Nel frattempo, poi, qualche cosetta da nulla la abbiamo fatta: un tribunale internazionale e' sorto e fuzniona (con modalita' sconosciute finora nella storia umana, e abbiamo operato e siamo stati determinanti ache Milosevic e altri fossero posti sotto incriminazione.

Questo soltanto per dire che la primavera 99 e' giunta dopo una ventina di primavere non proprio tranquille o che ci hanno visti dormienti