Leggo sul giornale:
"In particolare il regolamento comunitario numero 2377 del 1999, varato meno di due settimane fa, stabilisce che prima di essere commercializzati gli asparagi debbano essere divisi tassativamente in quattro gruppi di colori(verdi, bianchi, violetti e violetti-verdi), quindi in tre categorie e in due diverse calibrature. Gli asparagi devono essere "praticamente diritti", con l'apice "molto serrato".
Severissime le prescrizioni anche per il taglio di base che deve essere "il piu' perpendicolare possibile all'asse longitudinale". Sono ammesse "lievi tracce di ruggine" sugli asparagi di I categoria: assolutamente proibiti invece gli asparagi Extra che siano piu' corti di 12 millimetri.
E che dire del fatto che in uno stesso mazzo "la differenza tra l'asparago piu' grosso e quello piu' piccolo non deve superare gli 8 millimetri"?"
La prossima volta che comprero' gli asparagi (attualmente non posso permettermeli, ma sono buoni) portero' con me riga e squadra, e il kit per denunciare i fruttivendoli.
Ma non avevamo gia' abbastanza burocrati stupidi in Italia?