Roma, 21 novembre 1999

"Clinton ha ragione. L'Europa, se non vuole avviarsi al declino economico e sociale, deve guardare agli Stati Uniti. Basterebbe imitare l'America di "sinistra" per compiere una vera rivoluzione liberale. I governi di sinistra dell'Europa continentale sono sempre più liberali a parole ma dimostrano nei fatti l'incapacità di superare le resistenze ideologiche e corporative dei blocchi sociali e sindacali che li sostengono.

Mi pare questo il caso della proposta di D'Alema sulle pensioni. Dopo due mesi di chiacchiere sul "trattino", il governo torna ad affrontare una questione cruciale per l'Italia: la necessità di accelerare la riforma. Lo pensiamo da tempo, tanto che abbiamo raccolto 800 mila firme sul referendum per l'abolizione delle pensioni di anzianità. Se il governo questo deciderà, avrà ovviamente il nostro consenso. La realtà dei fatti sulle pensioni, come sul mercato del lavoro, è invece che questa maggioranza e questo governo rispondono alle logiche conservatrici di Sergio Cofferati, dei sindacati, della grande industria protezionista e delle forze neo e post comuniste.

La politica liberale la potranno fare solo i liberali, i radicali, i referendari".