Quella che segue e'la traduzione di un editoriale pubblicato sabato scorso dal New York Times.Credo che questo testo possa interessare coloro che hanno letto con attenzione gli interventi che hanno dato
vita al dibattito sulla "parita'scolastica".
Buona lettura.
I VESCOVI E LE UNIVERSITA'
La Conferenza Nazionale dei Vescovi Cattolici si occupa negli Stati Uniti dei temi relativi alla dottrina
religiosa per la Chiesa Cattolica Romana. Tuttavia alcuni cattolici si sono allarmati dopo che i vescovi
in questa settimana hanno votato per estendere la loro competenza alle universita' cattoliche del paese,
le quali istruiscono anche un gran numero di non cattolici e che storicamente sono stati sempre indipendenti
da Roma.
I vescovi dicono che il loro obiettivo e'di far si'che le scuole che si definiscono cattoliche si assumano la
responsabilita' di salvaguardare e rafforzare l'identita'religiosa. Nonostante cio', una nuova norma che
ritenga necessario che i professori di teologia ricevano un certificato - o un mandato - da parte dei vescovi
locali, ha fatto nascere paure di censura e di diminuzione della liberta'di insegnamento.
Le nuove regole sono emerse nel meeting della Conferenza Nazionale dei Vescovi la scorsa settimana
a Washington. Queste regole sono la risposta alla richiesta proveniente da di Roma di assicurare una piu'
stretta connessione tra le universita' cattoliche americane e la gerarchia ecclesiastica. Questo tentativo ha
provocato le reazioni di insegnanti membri di alcune delle maggiori universita'cattoliche. Alcuni presidi, sono preoccupati che le finanze e la reputazione dei loro istituti possano essere danneggiati da una percebile
minaccia alla vivacita'intelletuale dei campus.
Fra le altre cose, le nuove regole dicono che i college e le universita'cattoliche dovrebbero avere presidi
cattolici e che, "per quanto possibile", anche la maggioranza dei loro fiduciari dovrebbe essere cattolica.
Questi obiettivi dovrebbero essere facili da raggiungere, visto che i cattolici costituiscono un quarto della
popolazione americana, coprono l'intero arco politico ed includono una grande varieta'di razze e di gruppi
etnici. Inoltre l'interesse per una piu' chiara definizione della identita' storica delle istituzioni e'ammirevole
in un mondo dove molte universita sono mancanti di identita'e di valori essenziali.
Tuttavia l' idea di ritenere necessario che i professori di teologia debbano ricevere una formale approvazione
per insegnare, ha prodotto commenti preoccupati da parte di accademici di alcune delle piu' conosciute
istituzioni cattoliche. I vescovi rispondono che voglino semplicemente garantire che i professori possano
spiegare agli studenti quando, nel corso di una lezione, si allontanano "dagli autentici insegnamenti della
chiesa". Tuttavia, in mancanza di dettagli su come il meccanismo del mandato debba funzionare, alcuni
studenti temono che i vescovi possano screditare i professori con i quali sono in disaccordo.
Le nuove procedure (regole) devono ancora essere approvate dal Vaticano. Ma nel momento in cui cio' si
Verificasse, i vescovi hanno promesso una approfondita discussione con i teologi cattolici prima di decidere esattamente come istituire questo nuovo sistema. Affinche' la discussione sia fruttuosa, i vescovi avranno
comunque bisogno di confermare un duraturo sostegno alla liberta' di insegnamento.