Roma, 25 Novembre 1999
Dichiarazione di Marco Cappato deputato europeo della Lista Bonino e Coordinatore dei Radicali:
"Fino a questo momento, alle ore 18.40 di giovedì, ancora nessuna risposta è giunta dal Tribunale di Bologna sul ricorso presentato dal Comitato promotore referendum contro la decisione, presa dal Comune di Bologna, di vietare il Comizio referendario di Emma Bonino e Marco Pannella, indetto per sabato alle 15 in P.za maggiore. A due giorni dall'appuntamento il Comitato promotore si trova dunque violentemente defraudato dei propri diritti e prerogative, impossibilitato di fatto ad organizzare il comizio, non avendo potuto pubblicizzare adeguatamente l'evento proprio nei giorni cruciali per l'affissione dei manifesti, lo speakeraggio ed il volantinaggio.
'Chi tace proibisce' è quindi il nuovo motto del potere bolognese, da sempre illiberale e veterocomunista, da oggi pilatesco e post-democristiano, ben rappresentato dunque dai candidati fotocopia Tura e Ar-Turo. Il Comune di Bologna, attraverso la sua Commissione interpartitocratica, ha ottenuto quanto voleva, arrecando un grave danno al Comitato promotore dei 20 referendum, ma soprattutto violando i più elementari principi democratici e i diritti civili e politici fondamentali dei cittadini.
Ci auguriamo che le elettrici e gli elettori di Bologna non si siano già rassegnati a subire le prepotenze dei nuovi 'Peppone' di Curia e di Municipio. Abbiamo oggi una ragione in più per rinnovare loro l'invito ad annullare la scheda elettorale, scrivendoci sopra 'voto Emma' o 'voto Marco' o quello che gli pare, e votando così per l'alternativa ai due poli fotocopia, ai due poli della politica democristiana, ai due poli della censura televisiva, ai due poli delle droghe vietate e delle piazze proibite".