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Partito Radicale Centro Radicale - 26 novembre 1999
(EU)LISTA BONINO/PE/Gruppo Misto

Discussione della relazione Corbett - Gli eletti della lista Bonino potrebbero aderire al gruppo socialista?

26/11/1999 (Agence Europe)

La commissione costituzionale del PE ha avuto un primo scambio di vedute riguardo alla relazione del laburista britannico Richard Corbett sulla modifica del Regolamento chiesto dagli eletti europei della Lista Bonino (domanda sostenuta da vari deputati di tutti i gruppi) per permettere la costruzione in seno al PE di un "Gruppo misto" di cui farebbero parte i deputati che attualmente fanno parte dei non iscritti. Il relatore (vedere, riguardo alla sua nomina, EUROPE del 28 ottobre p.8) è stato prudente quanto alla possibilità di modificare il Regolamento e costituire dei gruppi in modo diverso dalle affinità politiche; tuttavia, il dibattito ha fatto scaturire delle opinioni non molto decise per i deputati, e alcuni sono più aperti a una modifica del Regolamento perché tutti i deputati possano beneficiare dei vantaggi derivanti dall'appartenenza a un gruppo e lavorare in tal mondo in condizioni di uguaglianza con i loro colleghi (vedere notizia seguente).

Nel frattempo il quotidiano spagnolo "El Mundo" ha pubblicato una lettera aperta di Emma Bonino al presidente del gruppo socialista Baron, e la sua risposta. La sig.ra Bonino precisa nella lettera che nel proporre la formazione di un Gruppo misto, i radicali italiani volevano che, come accade nei Parlamenti nazionali (cita il caso di Italia, Spagna, Grecia e Irlanda), i deputati "senza famiglia" possano avere uno strumento di coordinamento tecnico che permetta loro ad esempio di presentare risoluzioni o emendamenti in plenaria e partecipare agli organi direttivi del PE con diritto di voto. In tali Parlamenti un tale gruppo misto viene costituito d'ufficio, all'inizio di ogni legislatura, ricorda la sig.ra Bonino che sottolinea che il "gruppo tecnico" costituito dai radicali senza false etichette, dopo le elezioni dello scorso giugno, era aperto a tutti i deputati non iscritti, quindi anche a persone ingombranti e inquietanti, come Le Pen (anche se non ho, certo, nulla in comune con cui, ha detto). Baron rico

rda quanto dice il Regolamento del PE e confessa di non capire perché la sig.ra Bonino possa scegliere di formare un gruppo, anche se "tecnico" con Le Pen e i suoi amici, del quale "è agli antipodi, in tutte le cause europee, politiche e umanitarie". Baron afferma: "dato che foeundus in latino significa alleanza, sarei disposto a proporre al mio gruppo di associarsi a voi per lavorare in un'Europa progressista, democratica e federale" (Gianni Vattimo, eletto europeo dei Democratici di sinistra ha detto che sia il gruppo socialista che i radicali dovrebbero prender sul serio l'offerta di Baron: in effetti, quelli che conoscono il gruppo socialista dall'interno sanno che già accoglie varie "profonde differenze che però coabitano fruttuosamente" a nome di alcuni valori comuni, che "sono chiaramente condivisi dai radicali italiani, ha detto).

 
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