tutte acclarato e unanimemente riconosciuto che l'infibulazione - faraonica o meno - niente ha a che
vedere con l'Islam, potremmo spostare la discussione
sulla compatibilita' di certe usanze ancestrali con il
Codice Penale....
Per maggior chiarezza e onde evitare le piu' che giuste
"sensibilita' " nei confronti dell'infibulazione (e' di tutta
evidenza che la circoncisione maschile suscita reazioni
ben piu' sfumate, anche per le conseguenze molto
inferiori rispetto alla prima), proviamo a richiamare come,
a titolo esemplificativo, in certe culture esista anche il...."cannibalismo rituale".
Beh, NON vedo come sarebbe possibile invocare le radici
ancestrali di tali pratiche se sorpresi dalle Forze dell'Ordine
a spolpare ghiottamente che so, l'omero di un essere umano.
E in cio', mi pare, non vedrei un'indebita ingerenza dello
Stato ma - molto piu' semplicemente - l'applicazione della
Legge: CP, artt. 410-413 per l'ipotesi di cannibalismo (che
implica e sostanzia i reati di "vilipendio, distruzione, sottrazione e uso illegittimo di cadavere") e CP, art. 582 e
ss., relativi alla "Lesione personale" e correlate "Circostanze aggravanti" , che ricorrono quando "....dal fatto deriva: .........la perdita di un senso; .....la perdita dell'uso di un organo" (in entrambe le ipotesi le lesioni sono considerate
"gravissime" e la pena considerevolmente aggravata) nel
caso dell'infibulazione.