Finalmente, dopo una gestazione di tre mesi, ieri sera, 6 persone hanno fondato la cosa antipartitocratica radicale, "Firenze Radicale Uno". Siamo/sono in 6, ma i contatti minimi per arrivare a 20 gia' ci sono.

I punti sono 2:

-divieto di espulsione e divieto di rifuto di iscrizione (quindi e' aperto a chiunque)

-il direttivo non ha valenza politica, ma solo giuridico-formale, revocabile in qualsiasi momento dalla maggioranza degli iscritti.

Il presidente, gia' dimissionario sono io. Stufo, avvilito con i coglioni pieni delle invidie dei dissapori delle meschinerie delle idiozie degli infantilismi della maialaggine della merda di gente che preferisce rinnegare il proprio passato piuttosto che completarlo, anche rileggendolo.

Stufo di questi meschini (ognuno senta in coscienza se a lui/lei mi riferisco) chiudo qua con la politica attiva.

PEccato. Avevo/avevamo in mente di sostenere democraticamente la figura di Massimo Lensi e gli spazi politici delle associazioni di consumatori (mi dispiace, Vincenzo, ma le leggi si cambiano in parlamento e con l'Aduc non si abolisce la pena di morte, salvo considerare il condannato, utente e consumatore della sedia elettrica); cosi' come, come giustamente hai sempre affermato, e per questo creato l'Aduc, il mero partito non si occupa di tariffe, assicurazioni, tasse universitarie-che oggi mi constringono a rinunciare alla laurea, a meno 3 esami-, il mero partito non si occupa dei cittadini utenti e consumatori.

PEccato, ho un po' di disprezzo per tutti voi.

Neanche il consenso dimostratomi da Emma Bonino cambia certe menti (Grazia Galli: "la Bonino non ha le idee chiare").

Salvo manifestazioni spontanee di amicizia-che non verranno-vi lascio tutti in mano ai capezzoni e di dupuini.