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Conferenza Rivoluzione liberale
Galli Grazia - 29 novembre 1999
BONINO NON HA LE IDEE CHIARE..........

Per fortuna Bazzichi si!

Caro Marchino, mi dispiace dover annoiare la conferenza con una mia risposta, ma mi costringi a chiarire la confusione da te VOLUTAMENTE fatta, citando le mie parole fuori dal loro contesto. Pessima abitudine probabilmente da Vespidi.

Io non ho espresso un giudizio "la Bonino non ha le idee chiare", cosa che se pensassi non esiterei a dire, ma, mentre in sede a Firenze (e non alla fondazione di "Firenze 1" alla quale non ho partecipato) si discuteva dell'annoso problema della forma partito ho, credo fedelmente, riportato l'affermazione di Emma che ad Arezzo ci diceva di non avere le idee chiare al riguardo.

Tu su questo non eri d'accordo e li' si' che siamo scesi in giudizi e valutazioni per cui secondo te lei era d'accordo con la tua analisi e la tua proposta associativa, mentre io questa tua analisi non la condivido.

Fatta questa precisazione, ti invito a riflettere sul fatto che democrazia vuol dire anche non agire, tentando di violentarla, sulla volonta' degli altri. Gia' ad Arezzo, invitasti coloro che avessero voluto aderire alla tua proposta associativa a chiamare Carlo, Massimo o me, come se tu ce ne avessi parlato e noi ti avessimo manifestato la nostra adesione.

Per quanto MI riguarda, perche' in democrazia o si e' esplicitamente eletti o si parla solo per se' stessi, io ti ribadisco quanto ti ho detto venerdi' scorso in riunione, e cioe' che per quanto senta il bisogno di regole interne, queste per me restano mezzi e non scopo, motivo di discussione, ma non di preclusione.

Mi dispiace che tu sia gia' intenzionato a dimetterti da presidente del circolo Firenze 1, credevo voleste fare delle cose, invece, fatte lo statuto avete finito?

Con questo concludo la mia replica, se vuoi capire capisci, se no continua a fare come Robespierre che era cosi' convinto delle sue ragioni da ammettere come unica alternativa all'altrui disaccordo il servilismo o la malafede, e percio' usava costringere la gente con la minaccia della ghigliottina a pronunciarsi sulle sue affermazioni. Anche quando non erano interessanti.

 
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