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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 7 dicembre 1999
CONVEGNO "TORNARE ALLA COSTITUZIONE": AGENZIE DI STAMPA

REFERENDUM: PANNELLA, D'ALEMA? RESPINGIAMO SUO ATTACCO

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 11.52

Roma, 7 dic. - Mentre si attende la decisione della Cassazione sull'ammissibilita' dei quesiti referendari, giunge al convegno radicale la notizia di alcune dichiarazioni rese dal presidente del Consiglio Massimo D'Alema in materia di referendum. Dichiarazioni che fanno 'infuriare' Marco Pannella. In particolare Pannella si riferisce a quel valore di 'stimolo' che secondo D'Alema i referendum avrebbero nei confronti

dell'attivita' parlamentare. "In sostanza - dice Pannella a San Macuto - i referendum elettorali servirebbero solo a far meglio in Parlamento. Sarebbero cosi' visti in modo meramente tecnico-strumentale rispetto alla volonta' politica e legislativa delle forze politiche".

Pannella attribuisce proprio a questa interpretazione il fallimento dell'ultimo referendum sulla legge lelettorale "che non raggiunse il quorum non tanto perche' la

gente ando' al mare, ma perche' ritenuto inutile rispetto al Parlamento".

"Questa volta - dice Pannella - non e' cosi'. Il referendum avra' valore di referendum e quindi respingiamo come un attacco inaudito alla Costituzione e ai diritti referendari del popolo italiano qualsiasi sua diminuzione".

REFERENDUM: PANNELLA, NON SARA' SOLO UNO STIMOLO

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 11.54

ROMA, 7 DIC - ''Il referendum avra' valore di referendum e respingiamo ancora una volta questo attacco inaudito alla Costituzione e ai diritti del popolo italiano''.

Marco Pannella risponde cosi' alle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio Massimo D'Alema, nel corso della trasmissione ''Radio anch'io''.

Secondo D'Alema - ha detto Pannella, nel corso del convegno 'Tornare alla Costituzione' organizzato dal comitato promotore a Palazzo San Macuto - il risultato del referendum ''non sarebbe una riforma, ma un fatto meramente tecnico, strumentale rispetto alla decisione politica presa dai partiti''. ''Questa svalutazione - ha aggiunto - di un istituto costituzionale cosi' importante e' stata sicuramente la ragione del rifiuto da parte di quei cittadini che, nell'aprile scorso, si sono rifiutati di avallare una prova referendaria che secondo gli stessi promotori aveva solo un valore di stimolo. Questa volta - ha concluso Pannella - non sara' cosi'''.

REFERENDUM: PANNELLA, D'ALEMA? ATTACCO INAUDITO A COSTITUZIONE STIMOLO? NO, STAVOLTA NON AVRA' VALORE MERAMENTE TECNICO

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 12.37

Roma, 7 dicembre.Le parole di D'Alema sul referendum rappresentano ''un attacco inaudito alla Costituzione e ai diritti del popolo italiano''. Cosi' Marco Pannella commenta le affermazioni del premier sulla funzione di ''stimolo'' del referendum. ''Questa svalutazione di un istituto costituzionalmente cosi' importante -agginge Pannella- e' stata sicuramente la ragione del rifiuto da parte dei cittadini che nell'aprile scorso non hanno voluto avallare una prova referendaria che secondo gli stessi promotori aveva solo valore di stimolo. Questa volta non sara' cosi'.

Il referendum avra' valore di referendum e non sara', come vuole D'Alema, un fatto meramente tecnico, strumentale rispetto alle decisioni dei partiti''.

REFERENDUM: BALDASSARRE, SOLO STIMOLO? TESI AUTORITARIA

Da un lancio dell'ANSA 13.32

ROMA, 7 DIC - ''E' una tesi fortemente intrisa di autoritarismo'' quella secondo cui i referendum dovrebbero avere solo un valore di stimolo nei confronti del Parlamento. Questa l'opinione dell'ex presidente della Corte Costituzionale Antonio

Baldassarre.

''L'ho sempre pensato - ha detto Baldassarre, intervenendo al convegno ''Tornare alla Costituzione'' organizzato a Palazzo San Macuto dal Comitato promotore dei referendum - l'ho sempre scritto e continuo a pensarlo ancora oggi. Altrimenti vorrebbe dire che il vero sovrano e' il Parlamento e il popolo, invece, solo una sorta di Sancho Panza che deve dare solo uno stimolo''.

REFERENDUM: CASSAZIONE; RADICALI, PREOCCUPATI PER ALTRI QUESITI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 13.33

ROMA, 7 DIC - ''Siamo soddisfatti della difesa sulla riproposizione del quesito elettorale, mentre temiamo che gli altri quesiti sulla riforma liberale dell' economia e della giustizia possano passare in secondo piano mentre il giudizio della Consulta su questi punti e' la parte che piu' ci sta a cuore''. Cosi' Benedetto Della Vedova, del comitato promotore dei radicali, ha commentato l' esito della discussione innanzi

all' Ufficio centrale del referendum, sottolineando che ''il vero rischio falcidia e' storicamente fondato, ma per quanto riguarda il giudizio della Consulta e non vogliamo che il polverone sollevato in questi ultimi giorni sul solo quesito

elettorale possa nuocere agli altri che sono molto piu' importanti''. Della Vedova ha spiegato che i comitati potrebbero non essere piu' riconvocati fino all' emissione dell' ordinanza.

Tra le novita' che potrebbe contenere anche l' accorpamento del quesito referendario sulla legge elettorale proposto da An e radicali, in quanto e' identico.

REFERENDUM: CONSO E BALDASSARRE, DEVONO ESSERE AMMESSI

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 14.30

ROMA, 7 DIC - I referendum sulla legge elettorale e sugli incarichi dei magistrati, che ad aprile non avevano raggiunto il quorum, devono essere ammessi cosi' come gli altri dalla Cassazione senza attendere i cinque anni che bisogna, invece, aspettare prima di riproporre un quesito che ha raggiunto il quorum ma che e' stato bocciato dall' elettorato.

Questa la convinzione di due ex presidenti della Corte Costituzionale, Giovanni Conso e Antonio Baldassarre, intervenuti a Palazzo San Macuto al convegno 'Tornare alla Costituzione' organizzato dal Comitato promotore per i referendum.

''Non e' possibile - ha detto Baldassarre - equiparare l' astensione dal voto ad un voto contrario, perche' nel primo caso manca un no consapevole alla domanda referendaria''.

''Se vincesse la tesi contraria - ha aggiunto Conso - saremmo davanti ad una grave sconfitta della civilta' giuridica italiana. In questo caso - ha aggiunto - prevarrebbe una tesi che non aveva neanche diritto di essere presentata e che si e' diffusa soltanto a causa di uno stato d' animo contrario nei confronti dei referendum in generale''.

 
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