Da un lanci dell'agenzia AGI delle ore 11.13Roma, 7 dic. - Un partito radicale "tecnicamente alleato con i nazisti" di Le Pen al Parlamento Europeo e' troppo per Bruno Zevi, presidente d'onore del partito che lascia polemicamente, con una lettera aperta a Pannella, Bonino,
Stanzani, Vigevano e Bernardini. Una lettera che, facendo seguito alla protesta gia' effettuata durante l'ultimo congresso del Pr, Zevi conclude con queste parole: "Vi ringrazio di tutto, mi auguro che i vostri alleati scompaiano dalla terra e vi
auguro uno splendido futuro".
"Apprendo da un comunicato del Congres Juif European, pervenutomi adesso - afferma Zevi, presidented'onore del Pr - che avete raggiunto il deprecato obiettivo di costituire un gruppo tecnico con i nazisti antisemiti di Le Pen.
Il comunicato commenta: "perdu tout credit aupres des defenseurs de droits de l'homme ed de l'Europe citoyenne". Sapete con quanta convinzione e passione abbia combattuto, durante l'ultimo congresso radicale, questo vostro disegno. Oggi, voi
vittoriosi ed io soccombente, mi trovo a dover scegliere tra il Partito Radicale, tecnicamente alleato ai nazisti, e il popolo ebraico. Non ho esitazioni: scelgo la parte delle vittime dei campi di sterminio. Del resto, la presidenza d'onore del Partito Radicale, tenuta da un ebreo, potrebbe disturbare i vostri alleati tecnici ...".
"Non aggiungo altro. Dopo vent'anni, sono costretto a lasciare il Partito Radicale. Invece di dirvi quanto cio' sia per me doloroso e tragico, voglio ringraziarvi con
grande affetto e riconoscenza per quanto mi avete dato: per le battaglie fatte insieme, per le lotte parlamentari durante la X legislatura, per le indimenticabili prove di amicizia, fino al recente corteo da Porta Pia al Palazzo di Giustizia per la consegna dei referendum. Venti anni di fedelta' al partito Radicale che hanno integrato la mia militanza nel movimento "Giustizia e Liberta'" e nel Partito d'Azione". "Vi ringrazio di tutto. Mi auguro che i vostri alleati tencnici scompaiano dalla terra e vi auguro uno splendido futuro" conclude Zevi.
RADICALI: ZEVI SI DIMETTE, VI SIETE ALLEATI COI NAZISTI
Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 12.17
ROMA, 7 DIC - Bruno Zevi si e' dimesso da presidente d' onore del partito radicale per protestare contro l' accordo per costituire un gruppo ''tecnico'' raggiunto al Parlamento europeo con ''i nazisti antisemiti di Len Pen''.
''Vi ringrazio di tutto, mi auguro che i vostri alleati tecnici scompaiano dalla terra e vi auguro uno splendido futuro'', scrive Zevi nella lettera di dimissioni inviata a Marco Pannella, Emma Bonino, Sergio Stanzani, Paolo Vigevano e Rita Bernardini.
Zevi ha spiegato nella lettera, di avere appreso da un comunicato del Congres Juif Europeen che i Radicali hanno raggiunto ''il deprecato obiettivo di costituire
un gruppo tecnico con i nazisti antisemiti di Le Pen''. ''Sapete con quanta convinzione e passione - scrive Zevi - abbia combattuto, durante l'ultimo congresso radicale, questo vostro disegno. Oggi, voi vittoriosi e io soccombente, mi trovo a dover
scegliere tra il Partito radicale, tecnicamente alleato ai nazisti, ed il popolo ebraico. Non ho esitazioni: scelgo la parte delle vittime dei campi di sterminio. Del resto, la
presidenza d'onore del Partito radicale, tenuta da un ebreo, potrebbe disturbare i vostri alleati tecnici''.
''Non aggiungo altro. Dopo vent'anni - continua la lettera - sono costretto a lasciare il Partito radicale. Invece di dirvi quanto cio' sia per me doloroso e tragico, voglio ringraziarvi con grande affetto e riconoscenza per quanto mi avete dato: per le battaglie fatte insieme, per le lotte parlamentari durante la 10/a legislatura, per le indimenticabili prove di amicizia, fino al recente corteo da Porta Pia al Palazzo di Giustizia per la consegna dei referendum. Vent'anni di fedelta' al Partito radicale che hanno integrato la mia militanza nel 'Movimento giustizia e liberta'' e nel Partito d'Azione''.
PARTITO RADICALE: BRUNO ZEVI SI DIMETTE DA PRESIDENZA ONORARIA DOPO LA DECISIONI DI ALLEARSI A STRASBURGO CON IL GRUPPO LE PEN
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 12.36
Roma, 7 dic. Bruno Zevi si e' dimesso dalla presidenza d'onore del Partito Radicale, in polemica con la decisione di Emma Bonino e degli altri europarlamentari eletti nella lista dell'ex commissaria europea di costituire a Strasburgo ''un gruppo
tecnico con i nazisti antisemiti di Le Pen''. Zevi, noto architetto romano ed ex parlamentare radicale, ha annunciato la sua decisione con una lettera inviata a Marco Pannella, alla stessa Bonino e agli altri dirigenti del partito (Sergio Stanzani, Paolo Vigevano e Rita Bernardini). Nella missiva Zevi augura loro ''uno splendido futuro'',
mentre spera che gli ''alleati tecnici'' dei radicali all'europarlamento ''scompaiano dalla terra''.
''Sapete con quanta convinzione e passione abbia combattuto, durante l'ultimo congresso radicale, questo vostro disegno'', scrive Zevi a proposito dell'intesa tra il Front National di Le Pen e il Partito Radicale. ''Oggi, voi vittoriosi ed io soccombente, mi trovo a dover scegliere tra il Partito Radicale, tecnicamente alleato ai nazisti, e il popolo ebraico. Non ho esitazioni: scelgo la parte delle vittime dei campi di sterminio. Del resto, la presidenza d'onore del Partito Radicale, tenuta da un ebreo, potrebbe disturbare i vostri alleati tecnici'', afferma sempre Zevi nella
lettera di dimissioni.
Bruno Zevi, 81 anni, storico protagonista del dibattito sull'architettura italiana nel secondo dopoguerra, ha militato durante il fascismo nel movimento Giustizia e Liberta' e poi nel Partito d'Azione. Dopo vent'anni e' ''costretto'' a lasciare il
Partito Radicale. Ma l'abbandono non avviene in modo astioso, e Zevi ha colto l'addio per confermare stima a Pannella e agli altri dirigenti. ''Invece di dirvi quanto cio' sia per me doloroso e tragico, voglio ringraziarvi con grande affetto e riconoscenza per quanto mi avete dato: per le battaglie fatte insieme, per le lotte
parlamentari durante la decima legislatura, per le indimenticabili prove di amicizia, fino al recente corteo da Porta Pia al Palazzo di Giustizia per la consegna dei referendum''.