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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 14 dicembre 1999
EUROPARLAMENTO: CHIRAC APRE NUOVA SEDE, PIOGGIA CRITICHE
Da un lancio ANSA delle 18.25

STRASBURGO, 14 DIC - Doveva essere la consacrazione di Strasburgo capitale dell'Europa parlamentare con l'inaugurazione solenne da parte del presidente Chirac della nuova sede dell'Europarlamento: ma la festa della metropoli alsaziana e' stata guastata da una pioggia di critiche.

Al momento dell'arrivo di Jacques Chirac nell'emiciclo europeo gli eurodeputati britannici sono usciti per protestare contro l'embargo francese contro la carne bovina di Londra. In una sala accanto, intanto, Marco Pannella presentava una mozione firmata da 207 eurodeputati (su 626) favorevoli al trasferimento del parlamento a Bruxelles, a causa degli ''sprechi'' dovuti alla transumanza dell'assemblea, divisa fra tre luoghi di lavoro: Strasburgo, Lussemburgo e Bruxelles.

Secondo Pannella, che era accompagnato da eurodeputati di Olanda, Regno Unito e Belgio, il contribuente europeo paga infatti ogni anno 230 miliardi di lire per tenere aperta la sede di Strasburgo (257.000 m2). Un palazzo, ultimato nel luglio

scorso, che serve agli eurodeputati solo 60 giorni all'anno, cioe' per cinque giorni di sessione plenaria ogni mese. Il resto dei lavori dell'assemblea - commissioni e gruppi parlamentari - e' infatti ospitato soprattutto da Bruxelles, dove gli eurodeputati dispongono gia' di un'altra sede faraonica, e nuovissima, di 407.000 m2

La mozione, ispirata dai radicali italiani, per rimettere in discussione Strasburgo, ha

ottenuto l'appoggio di una maggioranza fra gli 87 eurodeputati italiani, 54 dei quali l'hanno firmata.

Fra le adesioni italiane, praticamente di tutti i partiti, quelle di Emma Bonino, Massimo Cacciari, Pierferdinando Casini, Armando Cossutta, Ciriaco De Mita, Antonio Di Pietro, Franco Marini, Claudio Martelli, Clemente Mastella, Francesco Rutelli, Vittorio Sgarbi, Francesco Speroni, Antonio Tajani e Gianni Vattimo. Nel mirino dei contestatori le numerose disfunzioni constatate nella nuova sede di Strasburgo, i difficili collegamenti aerei, il costo dello spostamento ogni mese di

circa 3000 pendolari eccellenti, deputati, funzionari, interpreti. Nell'insieme, secondo i radicali, la concentrazione delle attivita' del parlamento in una sola sede farebbe

risparmiare ogni anno 238 miliardi di lire.

La protesta pero' per ora si scontra con i trattati Ue, secondo i quali spetta ai governi decidere quale sia la sede dell'Europarlamento. E nel 1997 i governi hanno confermato formalmente che ''il parlamento europeo ha sede a Strasburgo''.

I 207 firmatari dell'appello promosso da Pannella hanno chiesto che la questione venga iscritta all'ordine del giorno della prossima conferenza intergovernativa sulla riforma dei trattati, nel 2000. Ma finora senza successo.

 
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