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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Centro Radicale - 16 dicembre 1999
PE/SEDE

200 deputati chiedono che la questione della sede del PE sia discussa alla CIG - I membri della Lista Bonino denunciano il costo del nuovo edificio - Altre posizioni critiche

Strasburgo, 14/12/1999 (Agence Europe)

Il radicale italiano Marco Pannella, proprio mentre il presidente Chirac si accingeva a partecipare all'inaugurazione del nuovo edificio del Parlamento a Strasburgo, ha annunciato durante una conferenza stampa che circa 200 deputati europei (di cui oltre 60 membri del gruppo del PPE, 40 del gruppo socialista, 29 liberali, 29 verdi, 10 membri del gruppo tecnico, 4 membri della Sinistra unitaria, 2 dell'Unione dell'Europa e delle Nazioni e 2 dell'Europa delle democrazie e delle differenze) avevano rivolto una lettera aperta ai capi di Stato e di governo dell'UE per chiedere che la questione della sede del Parlamento europeo figuri tra i temi da trattare alla prossima CIG sulla riforma istituzionale. La "vera transumanza nostra" tra i diversi luoghi di lavoro non è più compatibile con la necessità di esercitare "nella dignità" il nostro mandato, affermano i deputati che chiedono quindi che la Conferenza intergovernativa discuta della revisione del Protocollo che stabilisce che il Parlamento europeo abbia sede a

Strasburgo dove si tengono le dodici sessioni plenarie mensili. Non possiamo continuare a imporre ai contribuenti europei spese "non giustificate" ha affermato alla stampa Marco Pannella che considera che la dispersione tra le diverse sedi "serve a non far funzionare il Parlamento europeo". Gianfranco Dell'Alba, anche lui deputato della Lista Bonino, ha indicato che i sette eurodeputati di questa lista hanno messo a punto un dossier sul costo che rappresenta il fatto che il PE debba riunirsi a Strasburgo (riparleremo di questo dossier intitolato: "Strasburgo - Un pied-à-terre di 120 milioni di euro"). Il nostro lavoro a Strasburgo, dove ci rechiamo 60 giorni l'anno, costa quanto quello a Bruxelles (dove le commissioni parlamentari si riuniscono nella pratica per tre settimane al mese) e il nuovo edificio di Strasbugo è costato 475 milioni di franchi francesi, ha osservato Dell'Alba.

In quanto al conservatore britannico Roy Perry, ha ricordato che in una dichiarazione scritta firmata nel frattempo da 100 deputati europei, aveva chiesto al Consiglio di accordare al Parlamento europeo il diritto di decidere da solo dove riunirsi. "Rispetto lo statuto storico di Strasburgo" e il "grande simbolo" che rappresenta questa città ma i nostri metodi di lavoro sminuiscono la città e il Parlamento agli occhi dell'opinione pubblica, ha affermato ritenendo che i deputati europei sono stati eletti per "lottare efficacemente contro lo spreco". La liberale olandese Louisewies van der Laan ha detto che come altri membri del suo gruppo ha preferito non partecipare alla "festa" dell'inaugurazione (dove si sono potuti vedere dei colleghi francesi che non ci sono mai quando il Parlamento lavora). Non vi era niente da festeggiare, ha ritenuto.

A un giornalista che osservava che l'opinione pubblica non apprezza neanche la concentrazione di istituzioni europee a Bruxelles, ha risposto che le cose sarebbero diverse se i cittadini avessero il sentimento che fosse assicurato un controllo democratico, che solo il Parlamento può eserciate, suqueste istituzioni. Per la verde belga Nelly Maes, i costi del Parlamento sono eccessivi anche a Bruxelles e, nel merito, ha affermato che il Parlamento deve potere decidere dove vuole lavorare

 
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