Uno va tranquillo a comprarsi il Corriere della Sera.
Lo sfoglia, alla ricerca delle solite rassicuranti puntate della soap opera politica, dei soliti pettegolezzi sui signori del potere, delle solite "clamorose" rivelazioni e dei soliti "inquietanti" retroscena.
O, fortuna permettendo, del minitrafiletto sull'ultimo comunicato radicale.
Insomma, una lettura standard e piacevole.
E invece, cosa ti trova stamattina? ZAC, Vigevano che lascia Radio Radicale, Pannella che "ha detto ai suoi": la radio non si vende piu'.
E che diavolo, ma come si permette il CdS di informarmi per primo di cose del genere? Non c'e' proprio piu' rispetto per il lettore.