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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 20 dicembre 1999
GOVERNO: RADICALI CONTRO POLO, NO A ELEZIONI O A UNO TECNICO
BONINO E PANNELLA, SFASCISTA E IRRESPONSABILE RINVIO REFERENDUM

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 18.15

Roma, 20 dic. Attacco frontale dei leader radicali Emma Bonino e Marco Pannella alla posizione assunta dal Polo rispetto alla crisi di governo. ''Irresponsabile'' viene definita, in una conferenza stampa a Roma, la richiesta di elezioni anticipate e

''sfascista'' la subordinata di un governo tecnico finalizzato al solo varo di una nuova legge elettorale. Con un ''no fermo'' ad entrambe le soluzioni ''contro le quali ci batteremo con tutti i mezzi''.

''Prima si devono tenere i referendum -ammonisce Emma Bonino- e poi semmai forse si puo' andare a votare''. ''Con molto rispetto ma altrettanta determinazione -fa eco Pannella- ci auguriamo che il presidente Ciampi non voglia ingnorare che in Italia non esiste gia' piu' certezza del diritto e si corre ora il rischio di una situazione ingestibile, per il giustificato fastidio e nausea di questa politica da parte di quella che i sondaggi tanto amati da Berlusconi dicono essere oggi la maggioranza degli elettori''.

Bonino e Pannella diffidano dunque dal perseguire ogni soluzione della crisi di governo che possa mettere in dubbio la celebrazione dei referendum. ''Le elezioni per noi non sarebbero un problema e ci consentirebbero anche di entrare in massa in

Parlamento. Ma l'urgenza del Paese -afferma Bonino- non e' di avere un altro Parlamento o un altro governo partitocratici e proporzionalisti, conservatori dello sfascio istituzionale e del declino economico. L'alternativa e' oggi fra riforma radicale del sistema per via referendaria in poche settimane o conservazione del regime. Dispiace che anche Fini sembri abbandonare il referendum per il maggioritario al suo destino''.

''Fini ormai -rincara Pannella- grida ma va solo dove lo portano le cose e Berlusconi. E la pezza che Berlusconi cerca ora di mettere alla richiesta di elezioni e' peggio del buco. A Radio radicale conserviamo le registrazioni degli anatemi di Berlusconi nel

'94 contro la proporzionale''.

''La verita' -prosegue Pannella- e' che il Polo come l'Ulivo hanno la stessa strategia di rifiuto dello scontro sociale e di consociazione'' e dunque ''un nuovo Parlamento oggi o, peggio, una legge elettorale fatta da questi cosidetti poli, non potrebbe che

essere la fotocopia sfascista e la perpetuazione di questo regime di conservazione''. E dunque ''la celebrazione dei referendum nel rispetto della legge e' il solo modo per riavvicinare la maggioranza degli elettori che vuole riforme radicali ed e' disgustata da questa politica''.

GOVERNO: RADICALI, NO A ESECUTIVO PER RIFORMA ELETTORALE

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 18.18

ROMA, 20 DIC - Marco Pannella, leader radicale, ha respinto oggi come ''sovversiva ed eversiva'' l'ipotesi di un governo tecnico che abbia tra i suoi compiti prioritari quello di approntare la riforma elettorale, ipotesi che - a suo parere - si sta facendo strada nel Polo.

''Da qualche ora il Polo ha inserito una correzione'', ha detto Pannella, facendo riferimento alla precedente presa di posizione del Polo che chiedeva elezioni anticipate. ''Adesso dicono che vogliono un nuovo Parlamento, ma non subito. Prima

vogliono un governo tecnico che faccia una riforma elettorale.

La pezza e' peggio del buco'', ha commentato Pannella. ''E' stato a lungo un dogma della politica il fatto che i governi non abbiano posizione in materia di legge elettorale''. Su questo tema 'il Parlamento deve avere assoluta sovranita'''. L'ipotesi

di un cosiddetto governo tecnico che elabori una riforma elettorale e' quindi ''sovversiva ed eversiva'' nei confronti dei diritti del Parlamento.

Riferendosi allo Sdi, Pannella ha parlato dei ''socialisti di Cossiga'', ai quali sta a cuore ''la salvaguardia di una pletora di partitini''. ''Ci fa un po' pena''. In proposito anche Emma Bonino ha parlato dello Sdi come dei ''picconatori'' dei referendum. ''La dichiarazione dello Sdi all'uscita da Ciampi e' chiara: sostegno ad un governo tecnico che si impegni per una riforma proporzionale prima dei referendum''.

 
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