di Filippo Ceccarelli (La Stampa, 27.12.1999)
QUANDO la politica assomiglia a una chat-line , i politici s'insultano e si fanno gli auguri, anche in incognito. Battibeccano all'infinito su Pannella, i referendum e il consueto groviglio di passioni civili e sentimenti privati che comporta l'impegno nel mondo radicale. Fino a che non s'intromette un estraneo che dice, anzi scrive: »Ma voi siete matti .
Ma non importa, perché intanto su Internet i radicali seguitano a tirarsi addosso pezzi di libri, citazioni e canzonette. Oppure si raccontano cosa mangiano o cosa hanno sognato l'altra notte, a proposito del caso Vigevano, nel senso di Paolo, storico editore di Radio Radicale, già fedelissimo di Pannella, che con molto decoro (almeno rispetto alle liti dell'Udeur o della Lega) ha deciso di rimettere il mandato e addio, addio.
Per giorni, in pratica, i pannelliani si sono confrontati on line anche in modo vivace e viscerale sul caso Vigevano, insediando così un inedito luogo di discussione politica cui hanno preso parte antichi radicali mai domi come Angiolo Bandinelli e nuovi intellettuali anche un po' linguacciuti come Iuri Maria Prado (cui si devono salaci invenzioni lessicali, tipo »Mavedidandarteneaff... scritto tutto attaccato). Si è potuto leggere quel che pensa una amareggiata (con Vigevano) Rita Bernardini e quel che sospettano misteriosi personaggi dalla penna abrasiva (uno o una si firma »Margareth Thatcher , un altro, praticamente fisso alla tastiera, è »Giordano Bruno ) che incarnano come da copione la dissidenza anti »PannEmma (Bonino). Chi andava e chi veniva, nel frattempo, a tutte le ore del giorno e soprattutto della notte, come si deduce dall'invito »Vai a dormire! . O dal giudizio di un certo Franco: »Troppo poco veloce questo Forum: meglio quelli Iol .
Ora: da un quarto di secolo almeno i radicali anticipano in scala ridotta e meno estremizzata di quanto si creda quel che avverrà di lì a qualche tempo nella società politica. E' questo un o dei miracoli pannelliani, il più evidente e al tempo stesso forse pure il più inconsapevole.
Ed è anche questo che rende particolarmente interessante, forse a suo modo addirittura profetico - prove tecniche di nuova politica - il Forum che continua a svolgersi sul sito (www.riformatori.stm.it). Se il caso Vigevano, infatti, pur rilevante, sintomatico e per certi versi istruttivo, riguarda una vicenda interna, è in quella sede elettronica, in quella pioggia incessante di messaggi di otto-nove righe al massimo che si cominciano a intravedere, in forma compiutamente embrionale, le caratteristiche di una partecipazione che davvero non ha più nulla in comune con la vecchia militanza.
E' una politica velocissima e del tutto immateriale, fatta da pochi che si conoscono bene e quindi così personalizzata che i conflitti tendono a spezzettarsi in tanti piccoli duelli, il cui esito dipende da scherzosi giochi di parole o insulti sanguinosi. E' una politica caotica, perché nel bel mezzo di una discussione - come accaduto l'altro giorno - possono arrivare quattro-cinque leghisti (a firma »Padan , o »Brenno o »Asterix ) che alterano e stravolgono il tutto a colpi di » terùn .
Quel che non si capisce - e non è poco - è quanto tutto questo influisca nelle decisioni di chi ancora comanda (nei caso dei radicali, di Pannella). Ma certo per la prima volta si capisce che al posto del partito sta arrivando la comunità virtuale.