Roma, 2 gennaio 2000
"Con il suo esplicito e ostinato silenzio sulle grandi iniziative riformatrici dei cittadini, sulla assoluta incertezza del diritto, sull'annientamento di fondamentali regole democratiche che da sei mesi purtroppo inutilmente gli documentiamo, il presidente Ciampi commette, ben più che una colpa, un devastante errore. Egli ha ricordato che la Costituzione rappresenta il contratto civile fra i cittadini e lo Stato. Quel contratto è sempre più disatteso, stracciato. Rivolgiamo un appello al buon presidente Ciampi perché non appaia e non diventi connivente, per non dire peggio, con questa desolata realtà. Affronti la crisi storica che la "Borsa" dei valori, dei diritti e dei doveri sta vivendo; non continui ad ignorarla sol perché l'altra sembra anche per tutto questo euforica.
Auguri, Presidente".