Roma, 4 gennaio 2000

"Amnistia? Comprendiamo bene che significherebbe per lui e per molti altri un definitivo lasciapassare anche fra ex e post comunisti e fra coloro che "sanno" troppo sui quasi quarant'anni di folgorante e costante presenza al potere del giovane sottosegretario degli "omissis" sul piano Solo e degli anni atroci e tuttora in gran parte sconosciuti dell'assassinio di Aldo Moro, seguiti -a carriera che sembrava ormai conclusa- da Presidenza del Consiglio, Presidenza del Senato, Presidenza della Repubblica

Eltsin ha trovato una soluzione diversa, più chiara e leale. La consiglio al Presidente Cossiga, come la consiglierei al suo successore: tradimenti e attentati alla Costituzione -al contrario- non vanno assolutamente nemmeno prescritti, mai.

In Italia nasceranno Stato di diritto e vita democratica solamente quando saranno processati -secondo Costituzione- coloro che hanno letteralmente posto fuori-legge i poteri dello Stato e tolto ai cittadini della Repubblica, per lunghi decenni non ancora terminati, certezza e diritto, diritti costituzionalmente prescritti, democrazia.

Questo è -comunque- obiettivo e condizione di qualsiasi progetto e di qualsiasi forza che si pongano, oggi, come alternativa liberale al regime partitocratico e al suo 'GOLPE' continuo da decenni a questa parte".

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