Roma, 4 gennaio 2000
"Castagnetti recupera, nella peggiore tradizione della peggiore Democrazia Cristiana, quella che tentò di coinvolgere il popolo dei credenti italiani in battaglie sanfediste e clericali, uscendone battuta, sconfessata, travolta.
L'impopolarità evidente del suo partito, detto popolare, lo induce ad aver paura soprattutto del popolo, colpevole di essere europeo anziché vandeano e cattocomunista; e lo fa schierare come punta del blocco conservatore e antireferendario con per ispiratore, regista, impresario e padrino nientemeno che Bruno Vespa.
Complimenti".