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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Centro Radicale - 7 gennaio 2000
UE/CROAZIA/elezioni

Dopo le elezioni del 3 gennaio, Solana anticipa uno sviluppo dinamico delle relazioni UE/Croazia - Dichiarazione della presidenza portoghese - Stando agli eletti della lista Bonino, la Croazia dovrebbe chiedere immediatamente l'adesione all'UE

06/01/2000 (Agence Europe)

Interrogato sui risultati delle elezioni generali del 3 gennaio in Croazia che hanno sancito una vittoria schiacciante per l'opposizione, l'Alto Rappresentante per la Pesc, Javier Solana ha dichiarato: "Accolgo il risultato delle elezioni parlamentari in Croazia e sono incoraggiato dal carattere democratico. Sono fiducioso che le future politiche della Croazia saranno chiaramente orientate verso l'Europa e i valori europei. Mi aspetto dei rapidi progressi nella riforma democratica ed economica e nel rispetto da parte della Croazia dei suoi obblighi internazionali. L'Unione europea, dal canto suo, è pronta a potenziare e a sviluppare le sue relazioni con la Croazia. Anticipo uno sviluppo dinamico di queste relazioni nel futuro prossimo. La Croazia ha un ruolo importante da svolgere a favore della stabilità dell'Europa centrale e orientale. Ha il potenziale per contribuire allo sviluppo politico ed economico di questa area.

La presidenza portoghese ha pubblicato dal canto suo il 5 gennaio la seguente dichiarazione:

"L'Unione europea accoglie le elezioni parlamentari della Repubblica di Croazia il 3 gennaio 2000. Queste elezioni che gli osservatori internazionali hanno considerato che sono state condotte in modo calmo e ordinato poiché gli elettori hanno avuto la possibilità di esprimere liberamente la loro volontà politica, potrebbero rappresentare un passo avanti significativo che avvicina la Croazia alla prospettiva di una totale integrazione nelle strutture europee. L'UE congratula il popolo croato per il modo democratico in cui le elezioni sono state condotte e chiede a tutte le forze politiche di rispettare e di onorare i risultati elettorali. L'UE ribadisce la sua disponibilità a sviluppare e a intensificare la sua operazione con la Repubblica di Croazia, se il futuro governo persegue delle riforme significative, approfondendo le sue istituzioni democratiche, potenziando il suo rispetto per i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali conducendo le riforme economiche e prendendo delle misure che conducano alla r

iconciliazione etnica e alla pace e alla stabilità regionali".

In quanto ai deputati europei Marco Panella, Emma Bonino e Olivier Dupuis, hanno affermato in un comunicato che "il compito essenziale che aspetta adesso i leader della nuova maggioranza è di portare la Croazia, senza ulteriori indugi, in seno all'Unione europea, cominciando depositando subito una domanda formale di adesione all'Unione". Secondo i deputati della lista Bonino, questo compito sarà "sempre più difficile di quanto non si possa credere perché si scontrerà probabilmente alle resistenze o all'indifferenza di buona parte di un "establishment" politico europeo sprovvisto di qualsiasi disegno politico, degno di questo nome nei confronti dei paesi dell'ex Yugoslavia".

 
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