REGIONALI: BONINO, DA SOLI CON 15 NOSTRI CANDIDATI PRESIDENTI
PANNELLA, CON BERLUSCONI SE TORNA MAGGIORITARIO E PRESIDENZIALISTA
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 17.39
Roma, 7 gen. ''Andremo da soli alle regionali con 15 candidati presidenti''. Lo ha annunciato Emma Bonino al termine del coordinamento radicale. ''Ci presenteremo con un programma chiaro e semplice: chiederemo che ognuno dei candidati presidenti, se eletto, si avvalga delle possibilita' che la legge affida a ogni singola regione di dotarsi di una propria legge elettorale. E i nostri presidenti si batteranno per il maggioritario secco, il presidenzialismo e il bipartitismo''.
''Su questo -ha aggiunto Bonino- chiediamo un confronto sui candidati presidenti delle altre forze politiche, a cominciare dai due poli, che presentano non poche contraddizioni al loro interno su questi come su altri temi...''.
Marco Pannella, a sua volta, ha aggiunto: ''Siamo disposti a dar vita entro due ore al ticket Bonino-Berlusconi per le regionali, se il leader di Fi abbandonera' la posizione che ha assunto ora, una posizione proporzionalista e democristiana e torni al programma del '94 e del '6: un programma presidenzialista, federalista e maggioritario''. Pannella si e' appellato anche ai ds ed a Veltroni ''affinche' sciolgano il nodo dei rapporti dei postcomunisti con la sinistra salveminiana e liberale...''.
RIFORME: PANNELLA, SE SCENDESSE IN CAMPO L'AVVOCATO...
CARO SILVIO, STURZO E' NOSTRO PADRE NOBILE NON TUO
Da un lancio dell'agenzia Adnkronos 17.46
Roma, 7 gen. ''Un solo uomo potrebbe davvero modernizzare questo Paese e prendere per mano le riforme liberali e liberiste: Gianni Agnelli, ma temo che non scendera' mai in campo....''. Marco Pannella, a sorpresa, al termine del coordimento
radicale, fa questa confessione ai numerosi giornalisti presenti. In precedenza Pannella aveva avanzato numerose critiche a Silvio Berlusconi:''Ogni settimana l'amico Silvio chiede a Datamedia se siamo vivi o morti, ma le nostre protesi funzionano ancora bene...''. Ma la polemica con il leader di Fi non si ferma a questo e finisce per investire addirittura i 'padri nobili' dei rispettivi movimenti:''Noi non abbiamo, come Berlusconi, la necessita' di inventarci una storia e una galleria di padri nobili. Noi ne abbiamo tanti: da Einaudi a Ernesto Rossi, da Benedetto Croce a Salvemini e, non ce ne voglia Berlusconi, persino a Luigi Sturzo, che scrisse
pagine memorabili a favore del sistema bipolare e americano...''.