IL RESTO DEL CARLINO
pag. 2 - domenica 9 gennaio 2000
"Elezioni: quello del professor senigalliese che guida l'Inrca e' il primo
LISTA BONINO, CRIVELLINI CANDIDATO"
Ancona - Marcello Crivellini, ex deputato radicale, docente di bioingegneria al Politecninco di Milano e dal 1994 commissario straordinario dell'Inrca di Ancona, l'Istituto di riposo e cura per anziani, e' la novita' che irrompe nelle trattative per le elezioni regionali delle Marche, dove il centro sinistra non ha ancora ufficializzato la ricandidatura del presidente uscente Vito D'Ambrosio e il centro destra si e' spaccato sul nome del coordinatore regionale di FI Maurizio Bertucci.
Cinquantaquattro anni, marchigiano di Senigallia, Crivellini ha accettato di candidarsi alla guida della Regione con il comitato di coordinamento dell'area radicale e la Lista Emma Bonino "perche' finalmente c'e' qualcuno che parla di politica e non si concentra, come accade negli altri schieramenti, su contrasti interni e beghe di partito". L'obiettivo del professore, che non esclude alleanze "sui programmi, sul progetto referendario di ammodernamento dello stato" (il suo nome in questi mesi era circolato anche nel Polo come candidato proposto da AN ma poi non piu' considerato perche' non ben visto dall'ala cattolica dello schieramento) e' "sanare la contraddizione di una regione modello per la vivacita' e modernita' della sua organizzazione produttiva e sociale, ma che a livello politico conta poco o niente". Alle Europee nelle Marche la Lista Bonino ha ottenito il 7,6% e Crivellini - abituato " a lavorare in gruppi piccoli ma dai valori forti" - si prepara a una campagna elettorale che potrebbe riservare
sorprese. Lui non avanza preclusioni e si limita ad osservare che i partiti "appaiono troppo concentrati sulle loro vicende interne, e poco sui problemi della regione e su un'analisi politica dei bisogni del paese, mentre l'approccio della Lista Bonino e' esattamente il contrario".
Sul piano generale Crivellini si augura che i nuovi consigli regionali "siano realmente consigli costituenti, attraverso i quali ogni regione potra' scegliere il proprio meccanismo elettorale regionale, superando l'attuale penalizzazione della partecipazione dei cittadini". Su questa riforma e sul recupero di una dimensione politica da parte di un ente Regione "che finora si e' limitato ad amministrare", punta il programma elettorale del commissario dell'Inrca.
Per ora Crivellini resta al vertice dell'istituto: "nell'ipotesi di un successo elettorale, dovro' lasciarlo".