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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 9 gennaio 2000
"IL PREMIER NON MANDI MESSAGGI ALLA CONSULTA"
La battaglia referendaria/ Intervista ad Emma Bonino che attacca »il fronte della conservazione sociale

da IL MESSAGGERO, DOMENICA 9 GENNAIO 2000, di CARLO FUSI

ROMA Da quando nel giugno scorso gli schermi tv folgorarono con quellÆincredibile 9 e passa per cento, verso Emma Bonino è stato tutto un susseguirsi di sponde, ammiccamenti, idilli politici. Quel mucchietto di voti fa gola perché rappresentano lÆarma vincente: chi se li accaparra sbaraglia lÆavversario, Polo o Ulivo che sia. E dunque... »E dunque - taglia corto lei - non ho visto una grande lotta per i nostri voti dal momento che nessuno, Polo o Ulivo, Ds o Forza Italia si è sognato di spendere una parola od un soldo a favore dei referendum, per il momento il solo possibile terreno di accordo - anche elettorale, con noi. Guardiamo a Berlusconi e a Forza Italia ci siamo visti più di una volta. Alla fine però, ha scelto il silenzio - che suona come una condanna - anche sui referendum liberisti e sulla giustizia, puntando tutto sullÆaccordo elettorale con Buttiglione e Bossi e sul proporzionale .

Tuttavia, onorevole Bonino, non negherà che lÆoperazione di accaparramento è in corso. Basta vedere quel che accade sui referendum "sociali", con in sindacati che vi accusano di voler distruggere il Welfare...

»Anche Massimo DÆAlema lo dice. E sbaglia. Anzi sa di dire una bugia. Lo Stato sociale è già "distrutto" in Italia: 12 per cento di disoccupazione, e zero lire ai disoccupati .

Il governo ha annunciato una battaglia politica contro.

»Palazzo Chigi ha nei fatti aperto la campagna elettorale referendaria anzitempo. Se al congresso i Ds si schiereranno a fianco del sindacato conservatore sarà chiaro che la sinistra italiana vuole perdere anche questo appuntamento con le riforme liberali. Peggio per loro .

Sa che si dice? Che il governo ha rifiutato di fare ricorso alla Consulta perché sa che la Corte falcidierà i quesiti giudicandoli inammissibili...

»Voglio pensare che la scelta di DÆAlema sia stata davvero dettata dalla convinzione che palazzo Chigi in quanto tale deve rimanere neutrale. Può darsi anche che DÆAlema aspetti di vedere come gli va il congresso. Ma più per stabilire il tono dellÆattacco e della polemica, per modulare il linguaggio, che per altro: per essersi schierato, infatti, si è schierato eccome .

Insisto: oppure il premier aspetta il giudizio della Corte?

»Beh è sicuro che messaggi diretti e subliminali stanno arrivando eccome ai giudici... .

Di quali messaggi parla, onorevole?

»Ma insomma, cosa pensi il governo guidato da un Ds rispetto a giudici costituzionali altrettanto Ds non è un mistero. Sbaglio? Staremo a vedere se, come mi auguro, questa volta la Consulta giudicherà in autonomia o se invece riterrà ancora di impedire i referendum "scomodi" per i poteri: politico, sindacale, della grande industria... .

Intanto i sindacati sono andati a palazzo Chigi e D'Alema li ha ricevuti.

»»Da un punto di vista di una organizzazione liberale del rapporto governo-cittadini lo trovo un fatto illegittimo. I sindacati sono diventati un potere dello Stato e fra un poÆ la Finanziaria la fanno loro, cÆè stata una degenerazione dello strapotere sindacale come potere dello Stato. E DÆAlema non si sottrae. A Radio Radicale ha teorizzato che quando i sindacati si mettono dÆaccordo con i datori di lavoro i cittadini, gli utenti, i consumatori, i lavoratori non possono dire più niente. EÆ una visione bizzarra, che portata alle conseguenze più serie prefigura uno Stato corporativo

Anche organizzare comitati per il no le sembra bizzarro?

»Al contrario, si tratta di una scelta ultra legittima: comitati per il no ci sono stati anche sul divorzio anche se per la verità hanno portato un poÆ sfiga...

Quel che non mi pare legittimo è che i sindacati rifiutino ogni confronto diretto. Infatti lÆaspetto paradossale di questa vicenda sta nel fatto che ognuno parla da solo, ognuno se la suona e se la canta .

CÆè chi dice che abbiate deciso di presentare vostre liste alle regionali per togliere voti al Polo e ripagare così DÆAlema del fatto che il governo non ha fatto ricorso alla Consulta...

»Io sono molto più ambiziosa... No, non cÆè niente di vero, a parte un nesso temporale. La verità è che questa sinistra è incapace di gestire persino il declino a cui ci obbliga. Ho lÆimpressione che sia così capace di farsi male da sola che non dobbiamo certo aiutarla noi. A volte mi sembra persino di sparare sulla Croce Rossa.

Lo so a cosa vuole alludere, ho visto gli articoli che parlano di un feeling tra me e DÆAlema peraltro fatto di telefonate non so a chi, non certo a me, forse con una sosia... .

Allora vuol dire che vi apprestare ad aiutare il Polo...

»Con Berlusconi ho avuto tre incontri. Dopo avergli fatto una proposta ad ampio raggio di tipo politico, liberale, federalista, maggioritario - perché quello che abbiamo davanti a noi non è un sistema maggioritario ma un bordello infinito - ha detto fatemi pensare, ha preso tempo, vedo, brigo... e poi me lo ritrovo proporzionalista ed in alleanza con Bossi. Immagino che sia una risposta .

Dunque partita chiusa anche con loro.

»Temo che Berlusconi stia decidendo di essere lÆerede del vecchio, non il protagonista del nuovo. Tuttavia la speranza è lÆultima a morire. Ha cambiato idea tante volte, forse nelle prossime settimane cambierà ancora .

 
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