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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 9 gennaio 2000
PANNELLE & C. ATTACCO FRONTALE AL CARROCCIO
da LA PADANIA, 4.01.2000

di Marco Mauri

Che Marco Pannella dallÆinizio del Æ99 avesse deciso di lanciare un attacco frontale alla Lega è apparso evidente. Ma nelle ultime settimane questa azione è stata più decisa. Il clou dellÆoffensiva anti-lumbard si è avuto la mattina di giovedì 30 dicembre scorso, quando dalle frequenze di Radio Radicale è stato mandato in onda un comizio tenuto dal leader del Carroccio Umberto Bossi ad Alzano Lombardo qualche mese fa. I fidi pannelliani hanno sottolineato con cura alcune affermazioni del Segretario Federale contro qualsiasi accordo con i politicanti romani di Polo ed Ulivo e li hanno confrontati con le attuali indiscrezioni che vedrebbero un possibile riavvicinamento del partito padano con Forza Italia. Evidentemente la riuscita manifestazione leghista del 5 dicembre scorso a Roma, ha spinto gli esponenti del partito di Via di Torre Argentina a scatenare le loro ire contro il Carroccio per cercare di fermarne il consenso. Del resto la candidatura di Emma Bonino in Piemonte, Lombardia e Veneto non lascia ombr

a di dubbio al riguardo: lÆex Commissaria Ue non si è candidata alla presidenza di una regione del Centro Sud, ma guardacaso alle tre del Nord dove la Lega è presente in forze. Così i referendari intendono dare lezioni di morale politica a tutti, nessuno escluso. Proprio loro che pur di far passare i loro quesiti non hanno esitato a flirtare con ogni esponente sia di destra che di sinistra, e che per mettere in campo gli oltre cento tavoli di raccolta-firme dellÆestate scorsa, essendo sprovvisti di militanti, hanno dovuto assoldare giovani disoccupati pagandoli con i soldi del finanziamento pubblico che tanto vorrebbero abolire. Ed ora più che mai dai microfoni di Radio Radicale si suona la carica contro lÆunica formazione che (insieme a Rifondazione Comunista) si è sempre dichiarata proporzionalista, e che dopo una dura lotta è riuscita ad aprire una breccia nel muro dellÆipocrisia tutta pannelliana del maggioritario, ritenuto unica fonte di benessere per lo Stivale. Appunto per i continui giri di valzer co

n questo o con quel partito - nel tentativo di portare avanti il progetto referendario - Bonino e soci dovrebbero sapere che ognuno persegue il suo scopo. E quello del Movimento del Guerriero è quello di difendere la gente del Nord. Quindi chiunque si dimostri interessato a dialogare con lÆunica forza che fino ad oggi ha avuto il coraggio di pronunciarsi a favore delle regioni che sostengono il Belpaese è il benvenuto. Ovviamente deve accettare determinate condizioni, che non sono campate in aria, ma condivise dalla gente padana. I contatti avuti con il Berlusca - indiscrezioni date comunque dai giornalai di regime e smentite da Bossi - devono dar parecchio fastidio alla dirigenza pannelliana che sentendosi tradita da Silvio, ha recentemente aperto uno spiraglio a DÆAlema e Veltroni. Il tentativo è quello di spingere per lÆintroduzione del sistema maggioritario. Probabilmente lÆabbuffata elettorale delle ultime europee ha dato alla testa alla vulcanica Emma che alzando troppo il prezzo, è stata scaricata un

poÆ da tutti. Forse le ci vorrebbe meno superbia. Ma si sa, è più semplice e comodo parlare da una bella poltroncina allÆinterno di unÆemittente radiofonica (mantenuta coi soldi dei contribuenti), o da quella di un Hotel Ergife qualsiasi che da un palco in una piazza. Solo chi ama realmente il popolo ha il coraggio e la forza di girare paesi e città per undici mesi allÆanno per incontrare i cittadini e toccare con mano i loro problemi, indipendentemente che ci siano pioggia o sole. Ma lÆumiltà non è mai stata una dote cara agli esponenti Radicali troppo liberisti, federalisti, americanisti, insomma troppo tutto. Pannella, Bonino, Cappato, Bernardini e compagnia bella si sono sempre sentiti un paio di metri al di sopra degli altri politici europei: gli Usa sono troppo avanti per la vecchia e superata Europa. Ma intanto in Transatlantico i referendari possono vantare un solo sparuto onorevole.

 
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