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Conferenza Rivoluzione liberale
Partito Radicale Rinascimento - 10 gennaio 2000
PANNELLA A RADIO RADICALE: AGENZIE DI STAMPA

RIFORME: PANNELLA A PISANU,SU REGIONALI RISPOSTE NON SINCERE

Da un lancio dell'agenzia ANSA delle ore 19.50

ROMA, 10 GEN - Prosegue il botta e risposta tra i radicali e Forza Italia sulle elezioni regionali di aprile. Dai microfoni di Radio Radicale Marco Pannella ha ribattuto questa sera a Beppe Pisanu, capogruppo di Fi alla Camera, il quale

replicando ad un'intervista di Emma Bonino al 'Corriere della Sera' ha proposto oggi che ogni regione sia libera di scegliere il proprio sistema elettorale. ''E' una risposta che non ritengo sincera'', ha detto Pannella, dichiarandosi ''addolorato e indignato per risposte come quella di Pisanu''. ''Osano dirci - ha proseguito - che avendo quindici assemblee regionali costituenti che si riuniranno dopo le elezioni regionali,

occorre lasciarle libere di avere quindici sistemi diversi''. ''Emma Bonino - ha proseguito - propone regioni che siano regolate da elementi propri del sistema americano e di democrazia diretta di tipo svizzero. Loro rispondono che sarebbe

meglio avere un sistema diverso per ogni regione''.''Dicono - ha osservato Pannella - che il nostro e' un ricatto. Ogni proposta onesta e sincera fatta sotto gli occhi di tutti viene considerata un ricatto. Preferiscono le proposte fatte nel buio dei corridoi delle varie bicamerali. I ricatti sarebbero le proposte fatte alla luce del sole. Emma Bonino ha posto una sola precondizione: il ritorno allo spirito del 1994 per le quindici

assemblee costituenti''.

PANNELLA: "ADDOLORATO" PER RISPOSTE FI E AN A BONINO

Da un lancio dell'agenzia AGI delle ore 19.49

Roma, 10 gen. - Marco Pannella si dichiara "francamente addolorato e non poco indignato da risposte come quelle di Pisanu e di Fisichella a quanto detto da Emma Bonino questa mattina sul Corriere della Sera". E spiega: "osano dirci che,

avendo 15 assemblee regionali costituenti che si riuniranno dopo le elezioni regionali, occorre lasciarle libere di avere 15 sistemi diversi. Emma Bonino propone regioni che siano regolate da elementi propri del sistema americano e di democrazia diretta

di tipo svizzero. Loro rispondono che sarebbe meglio avere un sistema diverso per ogni regione. Ed e' una risposta che non ritengo sincera".

"Dicono che il nostro e' un ricatto: ogni proposta onesta e sincera fatta sotto gli occhi di tutti viene considerata un ricatto, preferiscono le proposte fatte nel buio dei corridoi delle varie bicamerali. I ricatti sarebbero le proposte fatte alla luce del sole. Emma Bonino - dice ancora Pannella - ha posto una sola precondizione: il ritorno allo

spirito del 1994 per le 15 assemblee costituenti. A noi in questo momento non interessa dialogare sui referendum con Berlusconi e il Polo. Abbiamo fatto tutto da soli. Qui si tratta di cosa diversa. Ci limitiamo a suggerire un'altra possibilita'

di vittoria e di riforma in Italia". E conclude cosi': "Poco ci importa del comunicato che Berlusconi fara' dopo il giudizio della consulta a sostegno ad alcuni dei referendum residui cosi' come lascia intendere il suo capo ufficio Enrico La Loggia, che dice di non aver fretta, magari in attesa che la consulta li liberi dai referendum".

REFERENDUM: PANNELLA, RICATTI? SONO PROPOSTE ALLA LUCE DEL SOLE

Da un lancio dell'agenzia Adnkronos delle ore 19.54

Roma, 10 gen. Marco Pannella, dai microfoni di Radio radicale, si dice ''indignato e addolorato'' per le risposte di Enrico La Loggia e Domenico Fisichella ad Emma Bonino sul sistema elettorale delle Regioni. ''Dicono che il nostro e' un ricatto: ogni

proposta onesta e sincera fatta sotto gli occhi di tutti viene considerata un ricatto -accusa Pannella- Preferiscono le proposte fatte nel buoi dei corridoi delle varie bicamerali. I ricatti sarebbero le proposte alla luce del sole''.

''Emma Bonino ha posto una sola condizione -puntualizza il leader radicale- il ritorno allo spirito dl 1994 per le 15 assemblee costituenti. A noi, in questo momento non interessa dialogare sui referendum con Berlusconi e il Polo. Abbiamo fatto tutto da soli. Qui si tratta di cosa diversa, ci limitiamo a suggerire un'altra

possibilita' di vittoria e di riforma in Italia. Poco ci importa del comunicato che Berlusconi fara' dopo il giudizio della Consulta a sostegno di alcuni dei referendum residui cosi' come lascia intendere Enrico La Loggia, che dice di non aver fretta. Magari in attesa che la Consulta ci liberi dei referendum''.

 
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