COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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IL PEGGIORAMENTO DELL'ITALIA NELLA CLASSIFICA DEI PAESI ECONOMICAMENTE PIU' LIBERI E' INDICATORE DI UNA ECONOMIA DOVE I PREZZI AUMENTANO SEMPRE: E' IL FRUTTO DELLA FINTA PRIVATIZZAZIONE E LIBERALIZZAZIONE IN ATTO.
SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO?
Firenze, 11 Gennaio 2000. Dal ventiquattresimo posto del 1990 al trentunesimo, ma con un miglioramento rispetto al quarantesimo del 1995: questa la posizione dell'Italia tra i Paesi economicamente piu' liberi, cosi' come risulta nella classifica stilata dal Cato Institute nel suo rapporto 2000 "Economic Freedom of the World".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Si stava meglio quando si stava peggio? A formale processo avanzato di privatizzazione e liberalizzazione dell'economia, siamo meno liberi rispetto a quando quasi tutta la grande economia era monopolizzata dallo Stato? Sembrerebbe di si'. Anche se, la tendenza regressiva mostrata fino al '95 si e' modificata, ma sempre non raggiungendo e migliorando i livelli del '90.
E in effetti qualcosa torna. La privatizzazione e liberalizzazione del mercato italiano e' in ritardo fortissimo rispetto a tutti gli altri Paesi cosiddetti ad economia capitalistica. Non solo ma ha una sua peculiarita', per cui lo Stato, che stava cominciando ad uscire dalla porta con molta lentezza, ha cominciato a rientrare dalla finestra. Valga per tutti l'esempio delle Telecomunicazioni, dove a mercato "liberalizzato", lo Stato e' presente in Telecom e affini, Wind, Blu, etc .... In molti casi (Poste e Ferrovie, per esempio) la privatizzazione e' consistita nella semplice creazione di una societa' ad hoc a capitale unico statale, che continua a gestire il servizio in regime di monopolio.
E questo, nella pratica quotidiana dei consumatori, ha significato mancanza di concorrenza (o presenza di finta come nel caso del duopolio AgipIp/UP del mercato della benzina), e relativa lievitazione dei prezzi, con l'eccezione delle Telecomunicazioni e, in parte, del trasporto aereo nazionale: i prezzi dal '90 ad oggi sono aumentati in tutti i comparti tranne dove, come in quelli ricordati prima, la presenza straniera e l'innovazione tecnologica tempestosa hanno fatto da stimolo.
Il processo di privatizzazione e liberalizzazione -se l'obiettivo era di far diminuire i prezzi- condotto nei termini in cui e' in corso -e nonostante le numerose Autorita' a garanzia- sta dando risultati contrari di quelli auspicati. Quindi o hanno ragione coloro che chiedono il ritorno al monopolio dello Stato, o qualcuno ci sta prendendo in giro, dandosi -inoltre e per di piu'- delle forti martellate in testa.
Ci sarebbe anche l'ipotesi di una incapacita' di garantire e gestire la democrazia economica, che ci sembra la piu' plausibile, ma per ora la lasciamo li', perche' sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.