(ANSA) - ROMA, 12 GEN - ''Confindustria - si legge nella nota
- ha sempre privilegiato, e continua a ritenere preferibili, le
riforme che passano attraverso il vaglio del Parlamento, nel
rispetto dell' autonomia delle parti sociali. Tuttavia, le
proposte di modifiche legislative per ridurre i vincoli sulle
assunzioni a termine, per liberalizzare veramente il
collocamento, il part-time e il lavoro a domicilio, per
eliminare l' obbligo di riassunzione in caso di licenziamento
contestato, fermo restando l' obbligo al risarcimento
patrimoniale, si sono sempre scontrate con la totale
indisponibilita' del sindacato e di alcune forze politiche. E' a
causa di questa intransigenza - rimarca Confindustria - che ci
troviamo oggi di fronte ai referendum''.
Anche per quel che riguarda il sistema elettorale, gli
industriali confermano ''la preferenza per una riforma varata
dal Parlamento. Ma il fallimento, finora, di ogni tentativo
riformatore impone di considerare il referendum come un'
occasione importante per contribuire a dare finalmente al paese
un sistema politico stabile''. (ANSA).
VG/ARS
12-GEN-00 16:34 NNNN