Roma, 13 Gennaio 2000Dichiarazione dell'Associazione Comitato promotore referendum:
"Nel corso del giudizio di ammissibilità dei quesiti referendari, in corso di fronte alla Corte Costituzionale, si è oggi consumata una grave inversione della normale prassi voluta fin qui dalla Corte Costituzionale stessa.
I Comitati per il no, infatti, sono stati ascoltati non solo sulla legittimità della loro presenza davanti alla Corte Costituzionale, ma anche nel merito dei singoli referendum E tutto questo, ancor prima che fosse sciolta la riserva sulla stessa legittimità della loro presenza in questo giudizio. Inoltre, con una inversione del normale ordine della discussione orale i Comitati per il no hanno potuto parlare per ultimi, mentre in un giudizio sull'ammissibilità del referendum il diritto all'ultima parola spetta ai promotori del referendum
E' bene ricordare che i Comitati per il no non hanno alcuna oggettiva rappresentatività: non sono né Poteri dello Stato, né hanno raccolto come noi 16 milioni di firme referendarie"