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Conferenza Rivoluzione liberale
Poretti Donatella - 13 gennaio 2000
REFERENDUM: IMPRENDITORI MODA PER IL SI' MA QUALCHE DUBBIO

(ANSA) - FIRENZE, 13 GEN - Tutti d'accordo nel dire che

serve piu' flessibilita' nel lavoro, ma qualche titubanza all'

idea dello smantellamento dello stato sociale e contrarieta' a

copiare il modello americano. Questo l' orientamento sui

referendum sociali emerso tra gli imprenditori del settore moda

che da oggi espongono a Pitti Immagine Uomo attraverso alcune

interviste.

Il piu' favorevole ai referendum sociali promossi dai

Radicali e' Mario Boselli, presidente di Pitti Immagine e della

Camera della Moda, oltre che a capo di una delle piu' importanti

filiere del tessile che opera principalmente nel settore della

seta. ''Togliere vincoli al sistema dell' occupazione - spiega -

da' liberta' di licenziare, ma anche di assumere, schiodare il

sistema dalle attuali rigidita' non puo' che creare maggiore

benessere attraverso nuovi equilibri''. Secondo Gaetano Marzotto

in un mercato globale le regole devono essere uguali. ''E' una

illusione - esemplifica - accordare le 35 ore ai camionisti

francesi quando nei paesi confinanti si fa diversamente.

Marzotto e' tuttavia contrario allo smantellamento dello stato

sociale che pero' immagina ''con meno costi e piu' efficiente''.

''Il tessile abbigliamento - dice - ha 700 mila addetti diretti

e 200 mila indiretti, i lavoratori fissi nel nostro paese sono

il 30% in piu' che nel resto d' Europa, serve piu' flessibilita'

ma nel rispetto dello stato sociale''.(SEGUE).

(ANSA) - FIRENZE, 13 GEN - Per ''una via di mezzo'' tra

quella italiana ed il modello Usa, Roberto Sarti, a capo della

Faliero Sarti, imprenditore con interessi anche nella

cantieristica navale essendo proprietario di Tecnoma Benetti di

Viareggio che costruisce barche entro i 20 metri. ''Negli Stati

Uniti - dice - c' e' troppa liberta' di licenziare, mentre a noi

servirebbe solo una maggiore flessibilita' basata pero' su

regole''.

''A me basterebbe - spiega Alessandro Bastagli di A. Moda (31

mld di fatturato nel '99) - poter premiare i dipendenti piu'

efficienti dando a fine anno qualche milione di gratifica, cosa

ad esempio che oggi non posso fare. Dico questo per far capire

che anche senza arrivare alla liberta' di licenziamento si

potrebbero introdurre piccoli correttivi per avere maggiore

efficienza e partecipazione in azienda''.

Per una maggiore flessibilita' ''ma senza arrivare all'

esasperazione americana'' anche Brunello Cucinelli, produttore

di capi in cashmere. ''Del resto - osserva - a me non e' mai

capitato di avere dipendenti che non lavorano, credo che il

problema riguardi piu' le grandi aziende dove manca il rapporto

diretto tra il titolare ed il lavoratore''. Osservazione fatta

anche da Augusto Allegri: ''Se un dipendente non lavora - dice -

lo porto al bar e parliamo, magari scopro che ha dei problemi

personali e posso anche aiutarlo a risolverli''. (ANSA).

CF

13-GEN-00 19:53 NNNN

 
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