Dichiarazione del Presidente Emerito Livio Paladin a Radio Radicale
Roma, 14 gennaio 2000
"Credo che la strada maestra per la Corte sarebbe stata quella di modificare le proprie norme integrative in modo da consentire, a certe condizioni, l'accesso di controinteressati.
La corte ha scelto questa via breve senza nessuna base normativa". Lo ha dichiarato a Radio Radicale l'ex-Presidente della Corte costituzionale Livio Paladin, interpellato sulla decisione della Consulta di ascoltare in camera di consiglio i Comitati per il no. "La questione - fa notare Paladin - riguarda non solo i giudizi di ammissibilità dei referendum, ma anche i conflitti di attribuzioni tra poteri o tra Stato e Regioni. Perché in tutti i giudizi di questo genere vi possono essere i controinteressati. Il problema potrebbe essere positivamente risolto a certe condizioni mediante norme integrative varate dalla Corte stessa. Invece procedere caso per caso espone a qualche disparità di trattamento".
"Potrebbero esservi -ha concluso l'ex-Presidente della Consulta - altri giudizi, magari non referendari ma relativi a conflitti di attribuzioni in cui i controinteressati non venissero ammessi".